Lo hanno soprannominato il “dinosauro punk”, e a guardare la sua ricostruzione non è difficile capire il perché. Una corazza dotata di enormi spine ossee, alcune lunghe fino a un metro, fuse direttamente alle costole, spuntava dal suo corpo come una cresta primordiale. È lo Spicomellus, una nuova specie di dinosauro erbivoro vissuto circa 165 milioni di anni fa, nel periodo Giurassico, il cui fossile è stato rinvenuto in Marocco, nei pressi della città di Boulemane. La sua scoperta, appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature, non solo aggiunge un nuovo, bizzarro protagonista al mondo preistorico, ma sta costringendo gli scienziati a riscrivere un intero capitolo dell’evoluzione.
Lo Spicomellus è il più antico membro conosciuto di un gruppo di dinosauri corazzati simili a carri armati chiamati anchilosauri: erbivori tozzi, lenti e quadrupedi. Ma la sua armatura è diversa da qualsiasi altra mai vista. “L’armatura dello Spicomellus è incredibilmente strana, diversa da quella di qualsiasi altro dinosauro mai scoperto”, ha affermato il paleontologo Richard Butler dell’Università di Birmingham, co-autore dello studio. A differenza degli altri anchilosauri, le cui placche ossee crescevano dalla pelle, le sue spine erano fuse direttamente alla struttura scheletrica delle costole. Attorno al collo, inoltre, possedeva quattro lunghe spine, simili a mazze da golf, che formavano una sorta di collare protettivo.
Secondo la dottoressa Susannah Maidment, ricercatrice del Museo di Storia Naturale di Londra e altra autrice dello studio, queste spine avevano certamente una funzione difensiva per scoraggiare i predatori. Ma c’è di più. Una corazza così ingombrante e poco pratica, soprattutto per muoversi nella fitta vegetazione, suggerisce un’altra ipotesi. “Pensiamo che l’animale possa aver sviluppato una corazza per qualche tipo di esibizione, forse legata all’accoppiamento”, ipotizzano i paleontologi. Come spiega la dottoressa Maidment, “negli animali viventi, le strutture che non hanno una funzione evidente e che sembrano anche un po’ fastidiose, come ad esempio le corna del cervo o la coda del pavone, sono solitamente associate al sesso“.
La scoperta ha sorpreso i paleontologi soprattutto perché ribalta una teoria consolidata. Si pensava che i primi anchilosauri avessero armature semplici, che si sarebbero poi evolute in strutture più complesse nel periodo Cretaceo per difendersi da grandi predatori come il T-Rex. Lo Spicomellus dimostra l’esatto contrario: il più antico del suo gruppo aveva già un’armatura imponente e spaventosa. Questo suggerisce che l’evoluzione di questi animali potrebbe aver seguito un percorso diverso, forse semplificando la corazza nel tempo per diventare più agili e sfuggire meglio ai predatori. Un nuovo mistero svelato da questo straordinario erbivoro corazzato, un “punk” del Giurassico che, a 165 milioni di anni di distanza, ci ricorda quanto ancora ci sia da scoprire sulla storia della vita sulla Terra.
Credit photo: NATURAL HISTORY MUSEUM/MATT DEMPSEY HANDOUT