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“Spero mi tenga, ormai faccio parte dell’arredamento”: così Jerry Calà su Armani che compra La Capannina

Dalle pagine di Repubblica l'attore scherza: "D'ora in avanti, quando mi esibirò alla Capannina, mi dovrò vestire solo con abiti firmati Armani"

di F. Q.
“Spero mi tenga, ormai faccio parte dell’arredamento”: così Jerry Calà su Armani che compra La Capannina

La notizia dell’acquisizione della Capannina di Forte dei Marmi da parte di Giorgio Armani ha riempito le pagine dei giornali nei giorni scorsi, e sulla questione è intervenuto anche Jerry Calà, protagonista incontrastato dello storico locale. Dalle pagine di Repubblica l’attore scherza: “D’ora in avanti, quando mi esibirò alla Capannina, mi dovrò vestire solo con abiti firmati Armani”.

Una figura così legata alla Capannina come Calà che consiglio potrebbe dare a Re Giorgio? “Prima di tutto di tenermi in cartellone: ormai faccio parte dell’arredamento. Scherzi a parte, gli direi: Giorgio, fai tornare la grande musica dal vivo” fa sapere al quotidiano. “Ron, Concato, Tozzi, protagonisti della musica italiana capaci di creare un’atmosfera intima. Io, se fossi il direttore artistico, farei così. Ma non mi sto candidando”.

Sul perché lo stilista abbia rilevato il locale, Jerry Calà ipotizza: “Non certo per business. L’impero Armani non ha bisogno della Capannina, ma la Capannina ha bisogno di Armani. Di una personalità che penso sappia benissimo il sentimento che questo locale riesce ancora a trasmettere, ed è lo stesso degli anni 50 e 60 […] Credo che il gesto di Armani sia di protezione verso un luogo che va preservato“. Ma non c’è il rischio che la Capannina diventi un luogo di super lusso proibitivo per la popolazione media? “La Capannina è sempre stata inclusiva” conclude l’attore, “Mi auguro che Armani non la renda inaccessibile, che mantenga il target di locale per molti. Ma non per tutti”.

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