Una spiacevole disavventura per fortuna senza conseguenze per Bruiser, un cane pitbull americano. A raccontarlo è la padrona, Nicole Michell. L’animale domestico di 45 chili è sprofondato in una buca che si è creata nel giardino di casa mentre i suoi proprietari erano via. Per salvarlo, è stato necessario l’intervento delle autorità locali e dei volontari dei vigili del fuoco.
“È testardo e non gli piacciono i cambiamenti”, ha raccontato la proprietaria del pit bull. La donna e il compagno erano fuori per una vacanza e Bruiser è stato affidato a un amico. Lo scorso 22 agosto, però, si è consumata la disavventura che per poco non si è tramutata in tragedia. Il cane di 13 anni è ordinario e ha una routine consueta. Per questo, arrivato il momento di fare i bisogni, ha scelto il punto in cui era solito recarsi. Nicole Michell aveva provato ad avvertire l’amico: “Ho suggerito al pet sitter di portarlo davanti alla casa per fare i bisogni, ma mi ha raccontato che non voleva uscire dalla porta principale. Ha tirato dalla parte opposta, gli è scivolata la zampa posteriore ed è caduto nel buco”.
Dopo aver contattato proprio la padrona, il pet sitter ha chiamato autorità locali e dei i vigili del fuoco della Baldwin Volunteer Fire Company. I soccorritori sono arrivati sul posto, trovando Bruiser quasi risucchiato dalla terra in una fossa che si era aperta nel terreno, in cui erano in corso dei lavori. Il salvataggio è durato circa un’ora e mezza. I vigili del fuoco hanno dovuto allargare con attenzione il buco per non ferire l’animale e riuscire a tirarlo fuori. Per fortuna, tutto è andato per il verso giusto. “Non aiutiamo solo le persone, aiutiamo anche i nostri amici pelosi”, hanno poi scritto i volontari in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.
La padrona ha poi rassicurato sulle condizioni del povero Bruiser: “Era completamente a posto, solo sporco. Non zoppicava. Siamo tornati a casa circa due ore dopo e si comportava come se non fosse successo nulla. Eravamo grati a tutti quelli che ci hanno aiutato! Alcuni vigili del fuoco volontari mi hanno persino contattata il giorno dopo per sapere come stava Bruiser”.
