Mostra del Cinema di Venezia

Venezia 2025: 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale

di il Fatto Quotidiano
Venezia 2025: 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale

L’attesa è finita. Oggi i riflettori del Lido si accendono sull’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che inaugura la sua edizione 2025 con un opening di prestigio: La Grazia di Paolo Sorrentino. Il nuovo lavoro del regista Premio Oscar apre ufficialmente le danze, proiettato in anteprima mondiale e in gara per il Leone d’Oro.

La festa, come da tradizione, è iniziata già ieri con un doppio appuntamento di pre-apertura. Gli spettatori hanno potuto immergersi nelle acque lagunari con Origin, the Venetian Lagoon, il documentario di Yann Arthus-Bertrand girato tra i canali veneziani. A seguire, il restauro di Queen Kelly di Erich von Stroheim ha riportato sul grande schermo della Sala Grande un capolavoro del cinema muto.

Un programma ricco tra maestri e nuove visioni

Il cuore pulsante della Mostra si snoda attraverso le sue sezioni consolidate. Dal Concorso principale “Venezia 82”, che vede i maggiori talenti globali sfidarsi per il Leone d’Oro, alle sezioni Fuori Concorso, Orizzonti, Venezia Classici e Venezia Spotlight. Non manca Venice Immersive, l’area dedicata alle esperienze XR e alla realtà virtuale, che quest’anno promette di stupire dal suggestivo Lazzaretto Vecchio.
Un’ulteriore iniziativa è Final Cut in Venice, in programma dal 31 agosto al 2 settembre: un momento cruciale per i professionisti del settore, pensato per supportare le pellicole in post-produzione provenienti da Africa e Medio Oriente.

Alexander Payne presiede la giuria del Concorso, mentre la sezione Orizzonti è affidata alla regista francese Julia Ducournau. E per un’edizione così ricca non manca un riconoscimento speciale: il Leone d’Oro alla carriera va a Kim Novak, volto simbolo del cinema hollywoodiano e protagonista di film iconici come La donna che visse due volte.

Cinema, sostenibilità e uno sguardo al futuro

La Mostra di Venezia si conferma, ancora una volta, non solo come una vetrina d’eccellenza per il cinema mondiale, ma anche come crocevia di idee e spazio di confronto sui grandi temi del nostro tempo. Molti dei film in programma affrontano questioni urgenti come la crisi ambientale, i conflitti internazionali e le trasformazioni sociali, segno di un cinema che non si limita a intrattenere ma che prova a restituire complessità al presente e a immaginare nuovi scenari per il futuro.

Accanto alle proiezioni, il Festival rinnova l’attenzione all’innovazione e alla sostenibilità, temi che ormai da alcune edizioni accompagnano il racconto cinematografico e le pratiche organizzative della Mostra. Tra le curiosità di quest’anno spicca Lucietta, il primo taxi nautico completamente elettrico della Laguna, chiamato così in omaggio a Lucietta, un personaggio femminile di goldoniana memoria. L’imbarcazione unisce il fascino del design tradizionale alle tecnologie più avanzate: linee classiche in legno, motore silenzioso a zero emissioni e un sistema di ricarica rapida pensato per ridurre l’impatto ambientale e acustico sui fragili ecosistemi lagunari.

Per dieci giorni accompagnerà ospiti e delegazioni lungo il tragitto verso il Lido, diventando non solo un mezzo di trasporto, ma anche un simbolo della transizione energetica che Venezia intende abbracciare. L’iniziativa si inserisce nel progetto di Repower, gruppo energetico che per il quarto anno affianca la Biennale portando soluzioni di mobilità sostenibile e sperimentando, proprio in un contesto di massima visibilità internazionale, modelli che potrebbero essere replicati in altre realtà urbane.

Un dettaglio che non ruba la scena alla magia del grande schermo, ma che contribuisce a raccontare un festival sempre più attento a intrecciare arte, tecnologia e sostenibilità, in sintonia con le urgenze del tempo presente.

Dieci giorni intensi di cinema, incontri e celebrazioni, con un Lido che si conferma osservatorio privilegiato sulle continue evoluzioni del cinema e, di riflesso, del mondo che lo circonda.

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