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Il Como ufficializza Morata, lui saluta il Galatasaray con polemica: “Non rispettata parola data”

L'attaccante spagnolo ha dovuto rinunciare a una parte di soldi dal club turco: "Bisognerebbe rispettare i diritti degli altri"
Il Como ufficializza Morata, lui saluta il Galatasaray con polemica: “Non rispettata parola data”
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Alvaro Morata In Italia. Capitolo quattro. Dopo le esperienze con la Juventus (due volte) e il Milan, l’attaccante spagnolo torna in Italia e indosserà la maglia del Como. Ancora di proprietà del club rossonero, Morata ha firmato un contratto fino al 2029 con la società comasca. Arriva in prestito oneroso di un milione di euro più obbligo di riscatto fissato a 9, con il Milan che pagherà 5 milioni al Galatasaray per l’interruzione del prestito. Una trattativa lunghissima, durata mesi e non per “colpa” del Como.

L’accordo tra Milan e Como c’era infatti da tempo, così come quello tra calciatore e nuova società. L’intoppo era la mancata intesa tra Galatasaray e Milan per la risoluzione del prestito, con Morata che ha anche rinunciato a oltre mezzo milione. Motivo per cui, dopo l’ufficialità, Morata ha mandato una frecciatina al suo ex club con un post social. “Qui mi avete fatto sentire sempre il benvenuto”, ha scritto Morata in riferimento ai tifosi, “Ma purtroppo, non posso dire lo stesso della mia esperienza con il club. Ci sono stati momenti in cui la parola data e il rispetto dei valori fondamentali non sono stati rispettati”, ha attaccato Morata.

L’attaccante spagnolo ha poi continuato: “Fino all’ultimo gli impegni presi non sono stati rispettati, al punto che non mi è rimasta altra scelta che rinunciare a parte del mio stipendio e ad altri diritti contrattuali che avevo già guadagnato con il mio lavoro (la cifra pubblicata non è accurata)”.

Morata ha poi chiuso il discorso Galatasaray: “Per me, nella vita e nel lavoro, ci sono principi che non dovrebbero mai essere violati, come il rispetto dei diritti di ciascuno. Non riconoscere e compensare ciò che è stato guadagnato è, per me, inaccettabile e contrario ai valori di correttezza e professionalità in cui credo”. In conclusione ancora ringraziamenti ai tifosi, ai compagni e allo staff.

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