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Messina, sette indagati per il suicidio in carcere del killer di Sara Campanella: sotto accusa la direzione e gli psicologi

Stefano Argentino si è tolto la vita il 6 agosto: per l'avvocato della famiglia, il suo stato mentale "non era compatibile" con la reclusione dietro le sbarre
Messina, sette indagati per il suicidio in carcere del killer di Sara Campanella: sotto accusa la direzione e gli psicologi
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La Procura di Messina ha notificato sette avvisi di garanzia per il suicidio di Stefano Argentino, il 27enne che lo scorso 31 marzo ha ucciso a coltellate in strada la 22enne collega di università Sara Campanella. Argentino si è tolto la vita il 6 agosto nel carcere Gazzi della città dello Stretto: gli indagati sono i vertici dell’istituto, la direttrice Angela Sciavicco e la vice Roberta Bulone, e gli psicologi che seguivano il giovane. Le ipotesi di reato sono omissione d’atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato.

Secondo l’avvocato della famiglia di Argentino, Giuseppe Cultrera, lo stato mentale del ragazzo “non era compatibile con la custodia in carcere: avrebbe dovuto essere recluso in una Rems o in un istituto a custodia attenuata”, denuncia. Il femminicida aveva mostrato intenti suicidari fin dall’inizio della detenzione, e sino a due settimane prima della morte era stato posto sotto attenta sorveglianza.

“Sette indagati è già presagio di plurime responsabilità, probabilmente fra loro correlate. Al momento è troppo presto e si possono fare soltanto supposizioni, auspico soltanto che, almeno stavolta, le indagini siano approfondite e possano portare a risultati concreti”, ha aggiunto l’avvocato. Martedì 12 agosto il pm conferirà l’incarico per l’autopsia, alla quale potranno assistere anche i consulenti nominati dagli indagati.

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