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Patricia Masithela morta sbranata dai pitbull, la famiglia denuncia: “Su Whatsapp girano foto del corpo”

La donna era morta lo scorso gennaio, aperto un fascicolo per vilipendio di cadavere
Patricia Masithela morta sbranata dai pitbull, la famiglia denuncia: “Su Whatsapp girano foto del corpo”
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Patricia Masithela, 26enne di origine nigeriana madre di un bambino piccolo, è morta lo scorso gennaio all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dov’era arrivata in fin di vita dopo essere stata aggredita da alcuni cani di proprietà di un vicino, al momento indagato per omicidio colposo. Un lutto che aveva sconvolto la città del basso Lazio, e che ora sembra portare con sé un risvolto inquietante. La famiglia della giovane barista e cantante ha denunciato la presenza di oltre dieci fotografie del corpo della donna, scattate forse con un cellulare subito dopo l’aggressione e poi in ospedale, che starebbero girando tramite app di messaggistica istantanea. A scoprirlo il cognato della donna, che a LatinaToday ha spiegato: “Mi fermavano e mi dicevano: le hai viste le foto? Inizialmente non gli ho dato peso. Ma la domanda ricorreva sempre di più e allora ho iniziato a cercare di informarmi“. Un appello sui social per ricevere la stampa delle foto, arrivata in forma anonima nella cassetta delle lettere. Probabile che le foto siano state scattate da qualcuno che era intervenuto sul luogo della tragedia, per poi girare nelle chat Whatsapp della provincia di Latina, arrivando forse fino in Campania. La famiglia si è rivolta alle istituzioni denunciando il fatto, per capire come le foto abbiano iniziato ad andare in giro, cercando di scongiurare il rischio che vengano pubblicate su internet. Al momento il reato ipotizzato sarebbe vilipendio di cadavere con l’aggravante dell’oscenità.

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