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Altro che destra sociale e sovranista, il governo Meloni sta ubbidendo ai signori delle armi

Su le armi e giù i salari, su le guerre e giù la pace. Il passaggio dallo stato di diritto alla stato autoritario è sempre più evidente
Altro che destra sociale e sovranista, il governo Meloni sta ubbidendo ai signori delle armi
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Dove ci sta portando il governo delle destre? Negli ultimi tre anni il debito pubblico è aumentato di 290 miliardi di euro, valori enormi e preoccupanti, ma debito non certo utilizzato per incentivare servizi pubblici e programmare investimenti per il bene comune, e quindi hanno messo scellerate fondamenta per un futuro di lacrime e sangue sul piano sociale ed economico.

Il debito pubblico è servito per politiche di interessi politici di parte, soprattutto per alimentare l’economia di guerra e per fortificare le disuguaglianze nel Paese. Altro che destra sociale e sovranista, solo un coacervo di destre liberiste e subalterne agli interessi geopolitici internazionali, della Ue, della Nato e degli Usa. Le destre, ubbidendo ai signori e alle signore delle armi e del capitalismo liberista, hanno messo in atto il più grande piano di riarmo dal dopoguerra e dalla fine della guerra fredda.

Su le armi e giù i salari, su le guerre e giù la pace.

Le destre hanno sposato la guerra in Ucraina rinunciando totalmente alla diplomazia, non solo per chiara mancanza di volontà ma anche per evidente incapacità. Le destre al governo del Paese sono poi complici del genocidio dello Stato d’Israele contro il popolo palestinese.

La corsa al riarmo e la scelta dell’economia di guerra produrrà effetti catastrofici, alcuni certi altri ci auguriamo non si realizzino. In primo luogo la certa e cospicua riduzione della spesa sociale e quindi la costrizione dei diritti già tanto deboli nel nostro Paese: meno risorse per la sanità, per il lavoro, per l’ambiente, per l’istruzione pubblica, per le infrastrutture. Nuovi vincoli di austerità che produrranno meno risorse, minori investimenti, più restrizioni soprattutto ai livelli territoriali locali. Più armi e quindi più coinvolgimento del nostro paese nei teatri di guerra con esposizione potenziale a sempre maggiore rischio di ritorsioni contro l’Italia. Più personale militare ed invio soprattutto di donne ed uomini giovani negli scenari di guerra. Con il rischio sempre più concreto del conflitto nucleare.

Si costruisce un nemico inesistente in concreto e possibile solo a tavolino sulla carta ed invece si smantellano i pericoli interni veri come la pericolosa criminalità comune ed organizzata. Sicurezza ed immigrazione, i cavalli di battaglia delle destre in campagna elettorale, divengono la sconfitta più evidente di un governo intriso di retorica e di forte incapacità di azione amministrativa e giuridica.

Per non parlare della giustizia perché le destre ci lasceranno un Paese in cui definitivamente prevarrà la legge del più forte, la spada di ferro contro deboli, fragili e dissidenti e la spada di latta contro i forti. Le destre attueranno in buona parte anche il piano di rinascita democratica di Gelli, con il controllo sempre più asfissiante dei mezzi di comunicazione, si rafforzerà la criminalità istituzionale e le mafie non sono e non saranno una questione centrale, men che mai ovviamente la questione morale.

Il passaggio dallo stato di diritto alla stato autoritario è sempre più evidente, basta leggere la vergognosa legge sicurezza, purtroppo promulgata dal presidente della repubblica che ricordiamolo è il primo custode della Costituzione nata dalla resistenza al fascismo. Le destre vorranno anche costruire un paese con sempre meno memoria per provare a distruggere una volta per tutte la fondamentale dicotomia tra antifascisti e fascisti, tra democrazia e dittatura, tra mafiosi e antimafiosi, tra onesti e disonesti.

Il governo delle destre avrà però anche l’effetto di produrre dal basso gli anticorpi sociali e politici per ricostruire una sana democrazia ed attuare finalmente la Costituzione da loro tradita ma anche da coloro, pur non fascisti, che negli anni passati hanno calpestato e continuano a calpestare i valori costituzionali. Le destre stanno risvegliando la voglia del popolo di ritornare sovrano. Sarà una lotta dura di resistenza e liberazione, ma necessaria.

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