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Il ministro Urso: “Mia moglie ha saltato la fila in aeroporto? Decide la scorta”. Poi aggiunge: “Ha ricevuto minacce”

La polemica dopo la denuncia su Instagram dell'attore Luca Zingaretti. Il politico: "Mi rammarico per il disagio, non è nel mio stile"
Il ministro Urso: “Mia moglie ha saltato la fila in aeroporto? Decide la scorta”. Poi aggiunge: “Ha ricevuto minacce”
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“C’era la moglie di un politico nazionale che è passata davanti a tutti, con la scorta che le diceva prego”. Dopo la denuncia dell’attore e regista Luca Zingaretti, oggi esce allo scoperto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy: era lui il politico tirato in ballo, pur senza essere citato. “Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di andare al ministero. È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza. Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce”, la sua spiegazione di quanto accaduto.

Il ministro Urso ha replicato al video di Luca Zingaretti, storico volto del Commissario Montalbano e fratello dell’eurodeputato Pd Nicola, che ha scatenato forti polemiche sui social. Sua moglie ha effettivamente saltato la fila in aeroporto con la scorta. Parlando a Repubblica, ha spiegato di non essersi accorto di quanto succedeva e se è accaduto qualcosa di spiacevole perché era al telefono: “È la scorta a valutare le condizioni, io ero accanto a mia moglie anche se al telefono. Per l’esattezza portavo la sua valigia“. Poi Urso ha rimarcato: “Ho accompagnato mia moglie e mio figlio. Dovevo partecipare al tavolo al mio ministero con Regione e Comuni per un accordo di programma sull’Ilva. L’incontro si era concluso nella tarda serata di lunedì ed è ripreso nella mattinata“, aggiunge.

Successivamente il ministro ha scritto al direttore del quotidiano, Mario Orfeo, aggiungendo un elemento: “Vista la rilevanza attribuita al video di Zingaretti in merito al fatto che ho deciso di accompagnare mia moglie e mio figlio sino al check-in per la consegna dei bagagli, prima di recarmi al ministero, sono costretto a rivelarle che, in data 27 ottobre 2023, è giunta al Mimit una lettera minatoria con due proiettili in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza”, scrive nella lettera, pubblicata sul sito repubblica.it.

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