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“Questi pezzi sono stati presi illegalmente dallo zio Bob. Ve li restituisco per dovere e con piacere”: la “maledizione di Pompei” colpisce ancora

Continuano le restituzioni di reperti trafugati da Pompei: un inglese rimanda pezzi d'intonaco rubati dallo zio negli anni '70

di F. Q.
“Questi pezzi sono stati presi illegalmente dallo zio Bob. Ve li restituisco per dovere e con piacere”: la “maledizione di Pompei” colpisce ancora

I pezzi trafugati di intonaco di Pompei portano sfortuna e lui glieli riconsegna. Non è la prima volta che nella buchetta della posta del sito archeologico campano giungono reperti trafugati. La cosiddetta “maledizione di Pompei” è da tempo sulla bocca di tutti. Tanto che sono decine i visitatori che decidono di restituire via posta dopo anni pezzetti di intonaco sgraffignati tra le rovine. Nei giorni scorsi l’ennesimo pacco è giunto da Bolton, in Inghilterra. La missiva voluminosa conteneva, appunto, diversi pezzi di intonaco pompeiano e un biglietto. “Questi pezzi sono stati presi illegalmente dal sito di Pompei dallo zio Bob. Ve li restituisco per dovere e con piacere”, firmato Paul, pronipote di Bob.

Il ragazzo ha spiegato di aver recentemente ritrovato la refurtiva nella soffitta di Manchester di suo zio. Bob avrebbe rubato i pezzi di intonaco negli anni settanta. Per capire il volume di furti e riconsegne legate alle opere di Pompei, basta ricordare che poche ore fa i Carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale di Roma hanno ricevuto un pacco contenente un mosaico di epoca romana raffigurante una coppia di amanti. Come spiega il Mattino “l’opera è stata rimpatriata dalla Germania a mezzo di spedizione diplomatica predisposta dal Consolato generale d’Italia a Stoccarda. Il mosaico era stato donato a un cittadino tedesco da un capitano della Wehrmacht, addetto alla catena dei rifornimenti militari in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale”.

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