Entrare nella famiglia reale, se si viene da una famiglia borghese, non è mai facile, ma se il titolo è quello di principessa del Galles, la sfida è ancora più difficile. La storia della corona inglese è piena di sciagure, con un accanimento particolare che non ha risparmiato le dieci titolari di questo ruolo e che sembra essersi accanito anche sull’ultima, ovvero Kate Middleton.
Prima di lei, la spagnola Caterina d’Aragona nel 1501 sposò l’erede al trono inglese, Arturo. Vedova dopo cinque mesi, si ritrovò di nuovo all’altare con il più giovane (ed incontenibile) Enrico VIII Tudor, che con le donne ebbe un rapporto piuttosto complesso, sposandone sei e facendone decapitare due. Caterina fu lasciata per la giovane Anna Bolena, fu anche graziata dal patibolo, ma non fu mai felice. Lady Diana è l’immagine più moderna della sventura che la corona riserva alla principesse del Galles, ma forse Kate sarà quella in grado di cambiare tutto.
Chi lo spera, davvero, è il giornalista Antonio Caprarica che teorizza tutto nel suo ultimo libro dedicato alla futura regina dalle origini borghesi. Sicuramente il popolo è tutto dalla sua parte. Basta vedere il calore e le ovazioni che le vengono riservate ad ogni sua uscita pubblica, così come le più recenti, sugli spalti reali del campo centrale di Wimbledon, dove ha assistito alle finali del campionato di tennis premiando Jannik Sinner nel ruolo di madrina dell’All England Dawn Tennis Club. Sempre sorridente, quasi a disagio nel ricevere tanta attenzione, la principessa del Galles ha sfidato il caldo torrido londinese per seguire le partite di sabato e domenica e rivolgere anche una parola di conforto agli sconfitti. Ogni suo gesto, ogni dettaglio del suo abbigliamento, come sempre, sono un tributo al suo paese e ai suoi colori.
Un anno fa, era stato proprio il tappeto verde di Wimbledon a riaccendere le speranze di vederla tornare a vivere a pieno ritmo, dopo mesi di paura per la diagnosi di cancro ricevuta a inizio anno e condivisa pubblicamente solo in marzo. Era riapparsa in carrozza e poi sul balcone di Buckingham Palace in giugno in occasione del Trooping the Colours, il compleanno del sovrano, aveva centellinato le sue apparizioni dandosi il tempo per guarire. Dal 2024, Kate ha dovuto fare i conti con la vita e, come aveva fatto Diana prima di lei, ha preso il coraggio a due mani, ha rotto il protocollo del silenzio e ha condiviso la sua diagnosi e le sue paure con il mondo, che oggi la ama ancora di più. La sua sfida più grande è quella di dare ai suoi figli, tra quali un futuro re, una vita serena e la preparazione necessaria per affrontare una vita fatta di regole e doveri. Domenica, George e Charlotte erano con lei e con William, accanto al re di Spagna Felipe, per seguire la finale maschile sul campo Centrale di Wimbledon e incoronare l’Italia campione del torneo più ambito. La famiglia resta il luogo dove curare la sua fragilità e trovare la forza per vincerla. Forse sarà questo il segreto per rompere la ‘storia’ negativa, questa l’arma che era mancata alle principesse del Galles precedenti per trasformare il destino e salire sul trono al netto delle dicerie sulla malasorte e vincere una volta per tutte.
