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“Sinner ruberebbe il mio tocco di palla, senza dubbio. Ma lui ha un colpo che è brutale”: Alcaraz parla prima della finale

Wimbledon, lo spagnolo analizza la sfida contro il grande rivale: "La finale a Parigi secondo me gli darà ancora più fame"
“Sinner ruberebbe il mio tocco di palla, senza dubbio. Ma lui ha un colpo che è brutale”: Alcaraz parla prima della finale
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Wimbledon, la quiete prima della tempesta. Adesso è il tempo dell’attesa, di un countdown che terminerà alle ore 16 locali (le 17 italiane) di domenica 13 luglio, quando Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si sfideranno sul Centrale dell’All England Lawn, il tempio del tennis. Quando lo spagnolo si presenta davanti ai microfoni, è già passato un po’ di tempo dalla sua vittoria in semifinale contro Taylor Fritz (6-4, 5-7, 6-3, 7-6): qualche patema in più del previsto, ma comunque terza finale consecutiva a Wimbledon conquistata. Nel frattempo però Sinner ha già battuto Novak Djokovic: ci ha messo meno di due ore. “Sono sorpreso, non mi aspettavo una prestazione simile qui, contro una leggenda come Nole”.

“Jannik sta giocando a un livello eccezionale. È incredibile quello che sta facendo”: Alcaraz ovviamente rispetta e teme Sinner, nonostante lo abbia battuto nelle ultime 5 sfide. E sa che il loro confronto sull’erba è un’incognita, visto che l’unica sfida risale al 2022 (erano giovanissimi) e fu vinta dall’italiano. Per questo non vuole pensare alla vittoria epica in finale al Roland Garros: “Ma non credo che tutto questo mi darà un vantaggio psicologico” e “nemmeno la mia sconfitta contro Jannik tre anni fa qui a Wimbledon”. Alcaraz la vede diversamente: “Sinner è un campione, fisicamente e mentalmente. E la finale a Parigi secondo me gli darà ancora più fame e voglia di battermi. Perché lui dalle sconfitte si rialza sempre, con ancora più rabbia, giorno dopo giorno”.

Alcaraz sogna la terza vittoria consecutiva. E preferisce guardare alla battaglia: “Sinner mi spingerà oltre il limite. Ma per fortuna questo già lo so, e non mi sorprenderà”. Da un punto di vista tecnico, sa benissimo qual è il suo vantaggio, quella cosa che il rivale italiano gli ruberebbe volentieri: “Il mio tocco di palla, senza dubbio”. Ma anche lui confessa di invidiare un colpo in particolare a Sinner, che gli toglierebbe volentieri in vista della finale: “Il suo rovescio. Anzi, il rovescio incrociato, quando fa perno sulla gamba sinistra. È il migliore del circuito, è brutale“. Brutale sarà anche il loro scontro con in palio Wimbledon. Brutale e spettacolare.

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