Chris Brown è comparso nuovamente in tribunale a Londra, oggi venerdì 11 luglio, per un’udienza preliminare riguardante un caso di aggressione del 2023. Il vincitore del Grammy aveva precedentemente respinto l’accusa, dichiarandosi non colpevole lo scorso giugno in merito al presunto violento pestaggio di un produttore musicale, aggredito con una bottiglia in un locale notturno londinese.
Secondo la ricostruzione della procura, il cantante e un suo amico avrebbero aggredito il produttore Abraham Diaw al Tape club di Hanover Square, Mayfair, il 19 febbraio 2023. Stando alle accuse, il rapper avrebbe attaccato Diaw senza apparente motivo, colpendolo ripetutamente con una bottiglia e successivamente infliggendogli pugni e calci.
L’episodio è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza all’esterno del locale affollato, come riferito dalla procura. Inizialmente arrestato a maggio con l’accusa di lesioni personali gravi, Brown si è visto successivamente contestare due ulteriori capi d’accusa: aggressione con lesioni personali e possesso di arma offensiva, nello specifico una bottiglia.
La star internazionale è arrivata questa mattina alla Southwark Crown Court di Londra per un’udienza di patteggiamento, in vista dei preparativi per il processo, previsto per il 26 ottobre 2026. Vestito con un abito marrone e cravatta rossa e bianca, Brown ha superato la folla di giornalisti stipata fuori dal tribunale. Circa 20 fan erano seduti nella galleria del pubblico dietro il banco degli imputati per l’udienza e molti sono rimasti a bocca aperta, quando il cantante è entrato in aula. Brown si è voltato verso i suoi fan alla fine dell’udienza, salutandoli con la mano e mandando loro un bacio.
L’artista è riuscito a proseguire con il suo tour internazionale programmato, nonostante la battaglia legale. È in libertà condizionata e si è esibito a Cardiff a giugno per la celebrazione degli ultimi 20 anni della sua carriera. Ha dovuto pagare al tribunale una cauzione di 5 milioni di sterline come parte dell’accordo di cauzione, che è una garanzia finanziaria per garantire che l’imputato ritorni in tribunale e può essere confiscata in caso di violazione delle condizioni della cauzione.
