Un attacco fatale, quello di un coccodrillo nel fiume Santan Ulu. Lo scorso martedì, il quindicenne Muhammad Nur Akbar è stato aggredito mortalmente dall’animale nel Kalimantan orientale, in Indonesia. Inutili i tentativi di liberarlo prima dei suoi compagni di classe e poi dei soccorritori sono stati vani.
Martedì 8 luglio si è consumata la tragedia in Indonesia. Il quindicenne si trovava al fiume con diversi compagni di classe, quando ha deciso di bagnarsi i piedi delle torbide acque del fiume Santan Ulu. Nonostante il monito degli amici, Muhammad Nur Akbar è rimasto lì fino a quando non è stato aggredito da un coccodrillo che lo ha azzannato a una gamba. Immediatamente i ragazzi hanno provato a tirarlo via, afferrandogli la camicia, ma la forza dell’animale era maggiore e ha trascinato il quindicenne in acqua, straziato dal dolore. L’animale ha poi iniziato a nuotare stringendo tra le fauci il ragazzino, che è morto poco dopo.
L’intervento dei soccorsi
I ragazzini hanno allertato i residenti del villaggio e poi sono intervenuti i soccorritori. “L’incidente è avvenuto di giorno. I residenti lo hanno immediatamente segnalato agli agenti, compresa la polizia, e sono state avviate immediatamente le ricerche”, ha comunicato Fida Hurasani, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del Soccorso della Reggenza di Kutai Kartanegara.
Purtroppo per Muhammad Nur Akbar non c’era nulla da fare. Il cadavere del ragazzino è stato rinvenuto soltanto in serata: “Il coccodrillo è stato colpito per liberare la gamba del ragazzo. Siamo riusciti a riportare il corpo in superficie poco dopo. Non abbiamo potuto far altro che restituire il cadavere alla famiglia per la sepoltura”. I soccorritori hanno descritto le immagini del cadavere come orribili, con la gamba e coscia lacerate.