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Lo chef Simone Nardoni parla della sommelier Mara Severin, morta nel crollo di Terracina: “Scavavo tra le macerie, la chiamavo ma non mi rispondeva”

Cugino e amico della giovane sommelier che ha perso la vita, a Repubblica lo chef ha raccontato i drammatici momenti del crollo del tetto: "Ero fuori, mia moglie mi ha chiamato, perché sentiva degli strani rumori. Improvvisamente si sono spente tutte le luci e si è sentito un boato"

di F. Q.
Lo chef Simone Nardoni parla della sommelier Mara Severin, morta nel crollo di Terracina: “Scavavo tra le macerie, la chiamavo ma non mi rispondeva”

È morta nel crollo del detto ristorante Essenza di Terracina Mara Severin, la 31enne sommelier del locale. Era stata stata estratta dalle macerie dai vigili del fuoco e rianimata dai sanitari ma non è sopravvissuta alle ferite, apparse subito molto gravi. Gli inquirenti indagano sui recenti lavori di ristrutturazione del locale. Severin aveva cominciato a lavorare nel noto ristorante stellato poco dopo l’apertura, come raccontava lei stessa CiboToday: “Dopo circa tre anni di esperienza in sala ho iniziato a gestire la cantina, lavorando in continua sinergia con lo chef Simone Nardoni, anche lui grande appassionato, diplomandomi poi come sommelier Ais nel 2022″.

E Nardoni, che di Severin era amico e cugino, ha raccontato a Repubblica il terribile momento del crollo: “Ha fatto uscire gli altri prima di mettersi in salvo (…) scavavo tra le macerie e la chiamavo, ma non mi rispondeva”, le parole dello chef. Ancora, il momento del crollo: “Ero fuori, mia moglie mi ha chiamato, perché sentiva degli strani rumori. Improvvisamente si sono spente tutte le luci e si è sentito un boato dall’interno. Non si vedeva più nulla. Non avevo idea in quel momento chi e quante persone fossero coinvolte. C’era gente che fuggiva, che gridava e chiedeva aiuto”. E ancora: “I soccorritori hanno trovato Mara. Era viva ma incosciente, hanno provato a rianimarla e l’hanno portata in ospedale con l’ambulanza. Purtroppo nonostante i tentativi fatti per salvarla è deceduta”.

Al momento del crollo, la sala interna era abbastanza piena, ma molti erano anche seduti fuori. Nardone racconta di avere aiutato alcuni clienti finiti sotto le macerie. Poi, il ricordo di Mara Severin: “Era una persona straordinaria, lavoravamo insieme da dieci anni, era una professionista. Era mia cugina e il mio alter ego in cucina. Terminati gli studi ha iniziato a lavorare con me. Appassionata di vino ha conseguito un corso da sommelier”.

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