C’è una faccenda che riguarda Amadeus e che spiega come il successo, quando è solido, costruito nel tempo, sia una specie di monolite che non si scalfisce. Perché il conduttore sarà pure andato al Nove dove – alcuni lo avevano previsto, forse in cuor suo lui pure lo sapeva – gli ascolti non sono arrivati. Non vogliamo rifare lo spiegone del perché il Nove non sia (ancora, forse mai?) da pubblico generlista e nemmeno delle possibili difficoltà di ‘amalgama’ tra Amadeus e il gruppo Warner Bros. Discovery (mica in tutte le squadre un fuoriclasse si adatta bene, si sa).
Eppure, prendi Amadeus, quello del Festival più amato dai ragazzi, quello che ha saputo farci venire una certa malinconia quando con Fiorello ha lasciato l’Ariston per l’ultima volta, mettilo a Londra, in vacanza, e vedi cosa accade. Amadeus rockstar? A Londra, come nelle migliori tradizioni rock’n’roll.