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Villa Pamphili, la sorella di Francis Kaufmann: “Violento, psicopatico, un mostro se drogato o ubriaco”

La sorella racconta che la famiglia era terrorizzata, La madre è stata sentita dall'Fbi e ha spiegato di sapere dell'esistenza di Anastasia e Andromeda
Villa Pamphili, la sorella di Francis Kaufmann: “Violento, psicopatico, un mostro se drogato o ubriaco”
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Le indagini sul caso di Villa Pamphili proseguono e coinvolgono anche gli investigatori statunitensi. La madre di Francis Kaufmann già noto come Rexal Ford e Matteo Capozzi, accusato dai pm di Roma del duplice delitto della compagna e della figlia, è stata sentita dall’Fbi il 17 giugno e la sorella ha spiegato quanto potesse essere pericoloso il 46enne californiano che adesso è detenuto in Grecia in attesa dell’estradizione a cui si è opposto.

“Un violento” – Come è noto l’uomo era stato arrestato almeno cinque volte per violenza negli Usa. Ma pare che anche la sua famiglia fosse finita nel mirino della sua aggressività: “Charlie è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro – racconta in un’intervista a Repubblica Penelope Kaufmann – Quando eravamo bambini mi ha spezzato un dito in un grosso ferramenta. Pensavo che fosse stato un incidente. Mio padre invece lo aveva capito che lo aveva fatto apposta. Che Charlie era uno psicopatico. Da ubriaco ha quasi ucciso nostro fratello, per questo è fuggito. Eravamo tutti terrorizzati da Charlie. Se vuoi sapere com’è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie”.

“So che vivevano insieme” – “Mio figlio in genere usciva con modelle e attrici, quella ragazza non era il suo tipo. Ma speravo – ha Charlene Kaufmann ai detective secondo quanto riporta La Repubblica – che insieme potessero essere una famiglia felice”. La donna ha detto di essere scossa per la morte di Anastasia Trofimova e della nipotina Andromeda, ritrovate senza vita dieci giorni prima nel parco di Villa Pamphili, a Roma. Sul cadavere della piccola c’erano segni di strozzamento, mentre sarà sono in corso le indagini per capire come sia stata uccisa la madre.

La madre del presunto killer non le aveva mai viste, ma il figlio gliene aveva parlato. “So che lavorava nel mondo del cinema e io spesso gli mandavo dei soldi – ha detto la donna – Mio figlio viveva a Malta da un po’ e durante il soggiorno aveva conosciuto una ragazza russa di nome Stella. So che dalla loro relazione, nell’ottobre del 2024, è nata una bambina di nome Andromeda. Non so se fossero sposati, in ogni caso non sono stata invitata alla cerimonia. So che vivevano insieme”. La donna ha anche ripercorso gli spostamenti del figlio. “Negli ultimi due mesi si era trasferito da Malta a Roma per portare avanti un progetto. Poi sarebbe dovuto andare in Grecia sempre per un film”. In Grecia, a Skiathos, Kaufmann è stato arrestato. Che il 46enne spaventasse anche Anastasia viene confermato da una email che la donna aveva spedito alla madre, lo scorso 2 giugno e di cui riporta la sintesi Il Messaggero, in cui la donna parla di problemi e fa intuire di sentirsi in pericolo.

La lite – Il 3 giungo Trofimova era ancora viva come emerge da un episodio avvenuto all’interno dello Starbucks di piazza San Silvestro dove Kaufmann fu vittima di una aggressione da parte di un altro cliente alla presenza della donna e della piccola. La vicenda è raccontata in una informativa dei carabinieri trasmessa alla Procura di Roma. I militari dell’Arma intervennero dopo che il titolare del bar aveva sollecitato il loro arrivo ma i tre si erano già allontanati. L’aggressore non fu stato identificato. ù

Il responsabile del bar ha raccontato di essere intervenuto dopo avere visto Kaufmann a terra, visibilmente ferito, con accanto Anastasia e la figlia. In base al racconto fornito ai carabinieri, il californiano, dopo essersi ripreso, si è allontanato dal bar senza attendere l’arrivo del 118 e delle forze dell’ordine in direzione di via del Corso. “Ho chiesto a un mio dipendente – ha aggiunto il titolare – di allertare alcuni agenti di polizia presenti in Largo Chigi, a poca distanza, per fermare l’uomo ma risposero che erano impegnati in altra attività e non potevano abbandonare la posizione. Ricordo che l’aggredito aveva già un cerotto su una tempia”.

Le indagini – Intanto gli inquirenti italiani puntano a chiarire ogni dettaglio delle due morti. Da un lato, gli esperti forensi stanno analizzando una serie di reperti trovati sulla scena del crimine, tra cui il telo nero di plastica trovato sul corpo della giovane donna. Dall’altro, cercano di risalire all’alloggio romano dove Kaufmann avrebbe vissuto con madre e figlia prima del delitto.

L’ipotesi investigativa è che il presunto assassino abbia ucciso Andromeda, la bambina di appena un anno nata dalla relazione con Anastasia, la sera precedente al ritrovamento. Per la madre della bimba, invece, le cause della morte restano ancora da accertare a causa del cadavere in avanzato stato di decomposizione, ma l’ipotesi che potrebbe essere stata soffocata, con il telo con cui è stata poi coperta, si fa sempre più credibile. Fondamentali saranno i risultati delle analisi forensi su impronte, tracce biologiche o fibre.

Il certificato penale di Kaufmann, inviato in Italia tramite le autorità diplomatiche, non lascia spazio a dubbi sulla sua pericolosità. Secondo gli archivi dell’Fbi e del dipartimento della Giustizia americano, il 46enne californiano sarebbe stato arrestato in passato cinque volte per violenza domestica e aggressione, oltre a una condanna a 120 giorni di carcere per aggressione con un’arma classificata nei documenti come ‘letale’. In Italia, l’uomo aveva cercato di inserirsi nell’ambiente cinematografico romano, ottenendo nel 2021 un finanziamento da oltre 800mila euro per un film mai realizzato.

Rogatoria in Russia – Nel 2025 stava cercando nuove produzioni tra Malta e Roma, ma il progetto si è interrotto bruscamente a marzo, quando ha lasciato Malta a bordo di un catamarano diretto in Sicilia. Gli investigatori stanno ricostruendo ogni movimento del sospettato, compresi i contatti avuti nei mesi precedenti ai delitti. Non è escluso che una delegazione italiana si rechi presto in Grecia, qualora l’estradizione dovesse subire ulteriori ritardi. Una rogatoria è stata anche già inviata in Russia per avere i dati riguardanti il telefono di Anastasia Trofimova, ma non è escluso che gli investigatori possano andare sul posto per parlare con la madre della vittima. Quando poi la procura avrà a disposizione un quadro più completo per sostenere l’accusa, potrebbe andare in Grecia a interrogare Kaufmann invece di aspettare i tempi dell’estradizione alla quale lui si è opposto. All’indagine per il duplice omicidio si aggiungono gli accertamenti sui finanziamenti ottenuti per il film fantasma.

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