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Proteste e violenze nelle carceri di Terni e Spoleto. Il garante: “Potrebbe essere l’inizio di un’estate di fuoco”

Il Sappe: "Situazione molto grave per ore". Caforio, garante regionale dei detenuti: "Colpa del caldo degli ultimi giorni: le celle sono sovraffollate e ci sono problemi con le docce"
Proteste e violenze nelle carceri di Terni e Spoleto. Il garante: “Potrebbe essere l’inizio di un’estate di fuoco”
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Una violenta protesta da parte di alcuni detenuti è in corso nel carcere di Terni. Secondo apprende l’Ansa, sarebbero interessate due sezioni: la H e G, entrambe di ‘media sicurezza’, dove sarebbero state danneggiate telecamere, suppellettili e appiccato un incendio. L’area del carcere è stata isolata e sono in arrivo rinforzi. Il Sappe segnala disordini anche nel penitenziario di Spoleto. “La situazione è stata per ore molto grave” dice il sindacato.

E’ stato il caldo particolarmente intenso di questi giorni a innescare le proteste secondo quanto dice all’Ansa il Garante regionale dei detenuti Giuseppe Caforio che teme “sia solo l’inizio di un’estate di fuoco“. Il garante è in costante contatto con le due strutture e con le altre carceri. Caforio ha informato la presidente della Regione Stefania Proietti e l’assessore Fabio Barcaioli che stanno seguendo la situazione. “Ci sono problemi atavici – ha detto Caforio – che non sono stati ancora risolti. Le carceri sono sovraffollate, i detenuti costretti a stare in celle che dovrebbero ospitarne molti di meno. A Terni ci sono problemi con le docce perché l’acqua non arriva ai piani più alti. Ovunque mancano gli spazi. Con l’inizio delle ferie si acuisce poi il problema degli organici della polizia penitenziaria”.

Terni e Spoleto ospitano entrambi detenuti sottoposti al cosiddetto carcere duro. Le aree del 41 bis non sono state comunque interessate dalle proteste.

Notizia in aggiornamento

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