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Ultimo aggiornamento: 9:10 del 11 Giugno

Referendum, Bersani replica a La Russa: “Una democrazia non è sana se il lavoro è malato”. Su La7

"Non è solo un quorum mancato. È un grido che arriva da 14 milioni e mezzo di cittadini in carne e ossa". L'analisi di Bersani
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“È chiaro che se non raggiungi il quorum in un referendum, hai perso. Però a chi canta vittoria sulle astensioni, come ho visto fare con il solito ‘garbo’ dalla seconda carica dello Stato, che ha insultato un po’ tutti, dico: quella è una vittoria di Pirro“. È la frecciata lanciata da Pier Luigi Bersani, ospite di Dimartedì (La7), contro il presidente del Senato Ignazio La Russa, che si è profuso in critiche feroci contro il centrosinistra sui referendum.

Bersani chiarisce che la questione del quorum, oggi, non è più l’unico metro di giudizio: “Da 15 anni è evidente che raggiungere il quorum praticamente è un obiettivo tra il difficile e l’impossibile, quindi i referendum hanno preso un po’ un’altra piega. Oltre all’obiettivo del quorum, che ovviamente è immancabile, oggi c’è anche quello di introdurre nel dibattito pubblico un tema dirimente come quello del lavoro, che non riesce a passare per le vie politiche e parlamentari. Serve mobilitare le forze, mettere al centro dell’attenzione punti cruciali”.

E sottolinea: “Al referendum sono andati a votare, malcontati, 14 milioni e mezzo di persone: se usciamo dai numeri e pensiamo a quei cittadini in carne e ossa, è chiaro che questa non è tutta gente che pensasse di arrivare al quorum. È gente che pensava di segnalare al governo e alla politica che un’economia non può essere sana se il lavoro è malato, una democrazia non può essere sana se il lavoro è malato. Quindi, caro La Russa, questi referendum, se vengono colti bene dalla politica, non disperdono le energie, ma caricano la molla”.

Infine, Bersani lancia un appello al Pd, al M5s e ad Avs: “In questi ultimi due anni si è drammatizzata la questione lavoro, ma non se ne vuole prendere atto. Oggi è arrivata una risposta da 14 milioni di italiani. Adesso, se si vuole attivare quella ricarica di batteria che dicevo, bisogna che le forze politiche, a cominciare dal centrosinistra, trasformino il tema lavoro in una vera piattaforma politica“.

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