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Nazionale in crisi: Spalletti esonerato, chi sono i possibili sostituti. Spuntano anche due eroi del 2006

Parta la caccia al prossimo commissario tecnico: in pole position ci sono Ranieri e Pioli. Poi le suggestioni De Rossi e Cannavaro
Nazionale in crisi: Spalletti esonerato, chi sono i possibili sostituti. Spuntano anche due eroi del 2006
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Ore di riflessioni e confronti. Il calciomercato c’entra, sì, ma solo di rimando: perché c’è un’altra panchina in ballo ed è quella della Nazionale. La sconfitta di venerdì scorso contro la Norvegia per 3-0 è pesantissima e la partita di lunedì contro la Moldavia sarà l’ultima da ct per Luciano Spalletti. Il presidente federale Gabriele Gravina sta valutando cosa fare, come reagire, come riprendere in mano una situazione che potrebbe portare clamorosamente gli azzurri a non disputare il Mondiale per la terza volta consecutiva. Il numero della Figc ha deciso di esonerare Spalletti. E ora è partita la caccia al possibile sostituto.

Possibili alternative: Pioli e Ranieri

Ore di riflessioni e confronti: ci si guarda intorno, per capire chi sia il nuovo allenatore con cui ricostruire un progetto che ha comunque delle difficoltà strutturali enormi (l’età ma soprattutto l’esperienza dei giocatori: quelli più giovani di fatto hanno pochissima esperienza internazionale). I nomi? Per ora sono due, con tutte le difficoltà del caso. C’è quello di Claudio Ranieri, che per l’ennesima volta ha detto pubblicamente di non voler più allenare ma che viene sempre chiamato da tutti per risolvere le situazioni d’emergenza, e quello di Stefano Pioli, al momento candidato numero uno per la panchina della Fiorentina. L’ex Milan, ora all’Al-Nassr, vorrebbe rientrare in Europa e in Italia. In Arabia percepisce uno stipendio altissimo, di circa 12 milioni di euro netti a stagione, e per questioni fiscali potrebbe liberarsi solo dalla seconda metà di luglio. Ma al momento pare il candidato in pole position.

La suggestione De Rossi e Cannavaro. E Mancini?

Un ostacolo importante per la Fiorentina, un ostacolo meno importante per la Federazione: dopo la Moldavia, la Nazionale sarà impegnata a settembre contro l’Estonia per la quinta gara delle qualificazioni ai Mondiali. C’è quindi tempo per programmare con calma un suo eventuale inserimento anche a partire dal prossimo mese. Certo, i viola dovrebbero poi virare su qualcun altro (Gilardino e Farioli gli altri candidati, Vieira ha comunicato di voler restare al Genoa), e sarà un argomento da affrontare comunque in questi giorni. Ma la Nazionale, in questo caso, è sovrana. E le candidature arriveranno. Quella di Roberto Mancini – che pubblicamente ha dichiarato di essersi pentito di aver lasciato gli Azzurri – non convince: le parti si sono lasciate troppo male. Quella degli ex Azzurri come Daniele De Rossi o Fabio Cannavaro è tutta da valutare: di certo conoscono bene l’ambiente, ma resta il tema dell’esperienza nell’affrontare situazioni così di crisi. Ranieri, Pioli (in ordine non gerarchico) e Spalletti. Anche l’Italia potrebbe cambiare e forse cambierà. Non se lo aspettava per nulla.

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