Puff Daddy è stato duramente ripreso dal giudice, durante il processo per traffico sessuale e associazione a delinquere, per aver rivolto espressioni facciali ai membri della giuria, un comportamento considerato inappropriato in aula, come riporta Variety.
“Sono stato chiarissimo sul fatto che non dovessero esserci espressioni facciali con la giuria, e non avrei potuto essere più chiaro – ha detto il giudice Arun Subramanian agli avvocati dell’imputato, durante la pausa pranzo di giovedì 5 giugno -. C’è stata una fase dell’interrogatorio in cui il suo cliente annuiva energicamente e guardava la giuria”, ha detto, aggiungendo che era “assolutamente inaccettabile”.
“Non dovrebbe esserci alcun tentativo di interagire con questa giuria”, ha detto Subramanian, chiedendo all’avvocato di Puff Daddy, Marc Agnifilo, se ciò sarebbe accaduto di nuovo. “No, Vostro Onore, non accadrà di nuovo”, ha risposto Agnifilo. Il giudice ha affermato che se l’imputato non avesse rispettato il suo ordine, “darò istruzioni alla giuria, altrimenti ciò potrebbe comportare l’espulsione del suo cliente dall’aula”.
Nel frattempo il processo va avanti per la quarta settimana di dibattimento. A testimoniare è stata chiamata l’ex fidanzata del produttore per parlare di vari episodi di abusi e controllo. La donna, una delle ultime che è stata al fianco di Puff Daddy, ha descritto “le sue maratone sessuali, alimentate dalla droga fino all’arresto a settembre”.
