“La mia famiglia ha anticipato la partenza senza dirmi nulla”. È quanto racconta una lettrice alla rubrica “Cara Abby”. Due anni fa, la madre aveva annunciato un viaggio all’estero con tutta la famiglia, previsto per ottobre. Poi, un anno fa, la scoperta: solo una sorella sarebbe partita, con i genitori, e con mesi di anticipo.
“Un anno fa, mia sorella mi ha chiamato chiedendomi se potevo ‘coprire alcune cose’ per lei. Quando ho accettato e le ho chiesto perché, mi ha detto che lei e i nostri genitori sarebbero partiti con quattro mesi di anticipo. Sono rimasta scioccata“. Nessuno l’aveva informata del cambio di programma. E nemmeno l’altra sorella, ignara quanto lei, sapeva nulla.
La ferita è ancora aperta. Il viaggio è in corso, e con esso anche la tensione. La chat familiare si riempie di foto, ma lei si è chiamata fuori: “Ho deciso di non guardarle. Non so come procedere. Sono triste e frustrata per questo, mentre loro fingono che vada tutto bene”.
Nella risposta, Abby scirve: “Quando tua madre e tua sorella torneranno da quel viaggio, ci sarà bisogno di una sincera ‘discussione familiare’ su cosa è andato storto e perché nessuna delle due ha ritenuto necessario informarti che tu e l’altra sorella eravate state escluse e perché”. E avverte: “Fingere che qualcosa che è successo non sia mai successo non funziona mai, e se non si rimedia, le conseguenze possono essere durature”.