Galateo al ristorante, secondo Fox News Digital che riprende le ‘dritte’ di Salar Sheik, consulente di ristorazione con sede a Los Angeles e fondatore di Savory Hospitality. Il comportamento da evitare in assoluto è quello che viene definito “one-timing“. Cosa vuol dire? Ordinare una cosa alla volta: “Capita quando un cliente chiede, per esempio, un bicchiere d’acqua ma quando il cameriere torna, gli viene chiede qualcos’altro. Cerca di raggruppare le richieste. Dì tutto subito, nello stesso momento“.
Capita poi il contrario, cioè di voler fare in fretta e sbraitare per attirare l’attenzione del cameriere: “La cosa migliore è dare una piccola spiegazione, che può fare la differenza. Non serve entrare nei dettagli, basta dire: ‘Sono un po’ di fretta’”. E il conto, come si chiede? Sarà successo a tutti di finire di mangiare e vedere che del cameriere non c’è traccia oppure di vederlo passare alle prese con altri tavoli. A quel punto che si fa? “Si prova a intercettare il suo sguardo, facendo un piccolo gesto con la mano”. Piccolo gesto, non gesti plateali e tantomeno ‘mimo’ della firma.
Il micro galateo continua con un’altra dritta su quanto si può rimanere seduti dopo il pasto: “Nel fine dining, due o due ore e mezza è un tempo adeguato. Nei locali informali, da un’ora a un’ora e 45 minuti. Due ore sono il massimo“. E, andando in senso opposto, quanto si può attendere prima di ordinare dopo essersi seduti? “È cortese fare il primo ordine poco dopo essersi seduti. Spesso, invece, i clienti si siedono, chiacchierano per un’ora e poi ordinano. È inappropriato“. Il ritmo poi , spetta al cameriere e naturalmente alla cucina: “Dovresti ricevere il primo antipasto entro 10-15 minuti. E i piatti principali, in un mondo ideale dovrebbero arrivare entro 20-25 minuti”.
