La speranza, per quanto flebile dopo diciotto lunghi anni, non si spegne. Le indagini sulla scomparsa di Madeleine “Maddie” McCann, la bambina britannica di tre anni svanita nel nulla nel 2007 mentre era in vacanza con la famiglia in Algarve, hanno avuto una nuova, improvvisa accelerazione. Da ieri, e con rinnovato impeto da questa mattina alle 9:00, investigatori portoghesi e tedeschi hanno ripreso le ricerche sul campo nei pressi della località balneare di Praia da Luz, nel comune di Lagos, proprio dove Maddie fu vista per l’ultima volta.
Mezzi della polizia dei due Paesi sono stati visti entrare in una strada sterrata che si inoltra in un’area boschiva. Le operazioni di ieri, a cui partecipano circa 25 inquirenti tedeschi, si erano concentrate nei pressi di un edificio in rovina in quella stessa zona. Le nuove perlustrazioni, che secondo un portavoce della polizia portoghese dovrebbero durare fino a giovedì o venerdì, si svolgono sulla base di un mandato emesso dalla procura di Brunswick, nella Germania settentrionale. È proprio in Germania, infatti, che è in corso un’indagine preliminare contro Christian Brueckner, cittadino tedesco pluricondannato (anche per stupro) e principale sospettato dalla giustizia tedesca di aver rapito e ucciso Madeleine McCann. Le autorità tedesche si erano dette convinte del suo coinvolgimento già nel 2020.
All’epoca della scomparsa di Maddie, nel maggio 2007, Christian Brueckner viveva sulla costa portoghese dell’Algarve, non lontano dal complesso turistico dove alloggiavano i McCann. Attualmente, Brueckner sta scontando una pena detentiva di sette anni per lo stupro di una donna americana di 70 anni, avvenuto nel 2005 proprio a Praia da Luz. La sua scarcerazione è prevista per il prossimo settembre, un dettaglio che potrebbe aver dato nuovo impulso alle indagini sul campo. Va ricordato che Brueckner è stato anche recentemente assolto, nell’ottobre 2024, in un altro processo in Germania che lo vedeva imputato per due aggressioni sessuali e tre stupri commessi tra il 2000 e il 2017, sempre in Portogallo. La procura tedesca è convinta che sia stato lui a uccidere e far scomparire la figlia di Gerry e Kate McCann, ma non ha gli elementi per avviare un processo nei suoi confronti.
Le nuove ricerche, che andranno avanti fino a venerdì, vengono definite dai media del Regno Unito come “l’ultimo tentativo” per fare luce sulla sorte di Maddie, mentre i suoi genitori ricordando il 3 maggio scorso il 18esimo anniversario dalla scomparsa hanno dichiarato: “Non importa quanto sia vicina o lontana, continua a essere qui con noi, ogni giorno”. Grandi sforzi sono stati messi in campo, con decine di agenti e esperti della scientifica, sia portoghesi che tedeschi. Presenti sui luoghi delle ricerche anche i vigili del fuoco per poter procedere nei punti più difficili, fra quegli edifici fatiscenti dove a suo tempo si muoveva Brueckner. Vengono inoltre utilizzate le tecnologie più avanzate, a partire da un georadar per le rilevazioni in profondità nel terreno. Si cercano resti umani ma anche qualsiasi oggetto, come un giocattolo, che possa contenere tracce di DNA. E Scotland Yard viene tenuta aggiornata. Un’impresa giudicata da molti come ardua se non impossibile, a quasi vent’anni dalla scomparsa della bimba, ancor di più se si considera che avviene per l’80% in zone già ispezionate più volte in passato dalla polizia portoghese.
Non è chiaro sulla base di quali elementi sia stata presa la decisione di fare un ulteriore tentativo. Per il tabloid Sun gli inquirenti si sono mossi a seguito di nuove informazioni ricevute. Un’accelerazione può essere arrivata dopo che era stato trovato, fra il materiale sequestrato al maniaco tedesco, un hard disk contenente una raccolta d’immagini di bambini abusati, oltre a indizi potenzialmente collegabili alla scomparsa di Maddie nel 2007. Non solo: mesi fa un compagno di cella di Brueckner aveva raccontato agli inquirenti che il sospettato avrebbe fatto con lui alcune ammissioni relative al rapimento di una bambina trovata in un appartamento nell’Algarve durante un tentativo di furto. Mentre il procuratore di Braunschweig, Hans Christian Wolters, che coordina l’inchiesta sul caso, aveva da parte sua affermato l’anno scorso che Brueckner è “un pericoloso sadico psicopatico” e che ha davvero “rapito e ucciso” la bambina inglese, malgrado i suoi proclami d’innocenza al riguardo. In una recente intervista il sospettato al centro della vicenda ha detto di voler lasciare la Germania e far perdere le sue tracce non appena verrà scarcerato.
L’ultima significativa operazione di ricerca senza successo in Portogallo risaliva al maggio 2023, quando gli inquirenti avevano setacciato per giorni un’area nei pressi di un lago a Silves, nell’entroterra dell’Algarve, a una cinquantina di chilometri da Praia da Luz. Gli occhi del mondo ora sono di nuovo puntati su quel piccolo angolo di Portogallo, in attesa di sviluppi da un’indagine che, a distanza di quasi due decenni, non si arrende.