In Portogallo sono in corso nuove ricerche e perquisizioni sul caso Madeleine McCann. Come riporta l’Adnkronos una trentina di agenti della polizia tedesca stanno ispezionando freneticamente due pozzi che si trovano a dieci minuti di auto, vicino a Praia da Luz, nell’Algarve, dove la bimba inglese scomparve nel 2007. L’ispezione dovrebbe durare fino a venerdì 6 giugno. L’area dove si trovano i pozzi in esame è quella dove si presume che il principale sospettato del rapimento della bimba, Christian Bruckner abbia vissuto per mesi con un camper.
La conferma di questa nuova accelerazione delle indagini l’ha data il quotidiano portoghese Correio da Manha: “In Portogallo è attualmente in corso un procedimento penale nell’ambito delle indagini sul caso Madeleine McCann”. C’è ancora stretto riserbo degli inquirenti tedeschi e portoghesi sul motivo che li ha spinti a nuove perquisizioni ed ispezioni sul caso McCann. Nel 2023 erano avvenute le ultime ricerche ufficiali nei pressi del bacino idrico di Barragem do Arade. Anche la polizia britannica è stata informata sulle nuove azioni dei colleghi tedeschi e portoghesi: “Siamo a conoscenza delle perquisizioni che verranno effettuate dalla polizia federale tedesca in Portogallo nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Madeleine McCann. La polizia metropolitana non è presente alle ricerche. Sosterremo i nostri colleghi internazionali ove necessario”. È dal 2020 che la polizia tedesca ha identificato come principale sospettato Christian Brückner.
E’ una vera corsa contro il tempo, per evitare che il principale sospettato nel caso di Madeleine McCann torni in libertà. La polizia starebbe lavorando per incriminare formalmente Christian Brueckner, 48enne tedesco, già condannato per altri reati, prima che possa ottenere la scarcerazione anticipata. Brueckner, che si trova in carcere per lo stupro di una donna americana avvenuto nel 2005 nello stesso resort portoghese dell’Algarve da cui scomparve la piccola Maddie nel maggio 2007, sta infatti cercando di ottenere la libertà vigilata dopo aver scontato meno della metà della sua pena di sette anni.
Una richiesta che ha messo in allarme gli investigatori, soprattutto dopo l’assoluzione choc di Brueckner, lo scorso anno, in un altro caso riguardante accuse di stupro e abusi sessuali in Portogallo tra il 2000 e il 2017. Con la data di rilascio prevista per settembre, la polizia ha poco tempo per formalizzare le accuse nel caso McCann, in modo da emettere un nuovo mandato di arresto e assicurarsi che Brueckner resti dietro le sbarre. L’uomo formalmente non è infatti stato incriminato per la scomparsa della bambina, ma, come scrive Il Post “potrebbe esserlo grazie alle prove raccolte durante le ricerche della polizia portoghese, richieste dalla procura tedesca con un ordine di indagine europeo, uno strumento con cui un paese membro dell’Unione può avviare indagini per presunti crimini compiuti in un altro stato”.