Psg-Inter, oggi in palio c’è la Champions: il confronto tra gli uomini chiave della finale | Le probabili formazioni

Tutto o niente. Per il Psg, si tratta dell’occasione di realizzare il primo Triplete della propria storia. Per l’Inter, è l’ultima chance di concludere la stagione (se si considera a parte il Mondiale per Club) con un trofeo. E che trofeo. La finale della Uefa Champions League 2024/25 va in scena questa sera alle ore 21 all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Psg e Inter: eccole lì, a guardare tutta Europa dall’alto. In finale ci sono loro. Les Rouge et Bleu contro i nerazzurri. Impossibile fare pronostici, ma si può tentare di ipotizzare quali saranno i duelli chiave della finalissima, gli uomini che potranno decidere questa Champions.
Sommer contro Donnarumma
Se le due squadre sono arrivate fin qui, una bella fetta di merito la devono ai due portieri: Sommer e Donnarumma. Lo svizzero in 13 presenze ha mantenuto la porta inviolata per ben 7 volte. E fino alla gara di ritorno con il Feyenoord agli ottavi di finale, già in cassaforte, aveva subito solamente un gol. Impressionante. La parata su Yamal negli ultimi minuti minuti di Inter-Barcellona è emblematica: Sommer ha dimostrato di saper essere decisivo nel momento del bisogno. Lo stesso discorso vale anche per Donnarumma. Il portiere italiano ha salvato diverse volte il Psg durante questa edizione del torneo. I rigori ad Anfield, i salvataggi su Rashord al Villa Park e gli interventi contro l’Arsenal hanno permesso ai francesi di conquistare la loro seconda finale di Champions League in assoluto. Insomma, si può affermare che entrambe le squadre siano in mani sicure. Letteralmente.
Acerbi contro Marquinhos
Leadership ed esperienza. Non esistono due parole migliori per definire Acerbi e Marquinhos. Entrambi sono assoluti maestri nel proprio ruolo: intelligenza tattica, istinto e personalità da vendere. L’interista si esalta maggiormente nei duelli fisici: il corpo a corpo contro grandi centravanti sono il suo pane. Per questo sarà interessante capire come gestirà un avversario minuto ma imprevedibile come Dembélé, dato come falso nueve al centro dell’attacco parigino. Dal canto suo Marquinhos potrebbe accusare il peso della gara: dopo 12 anni a Parigi, gli manca da vincere solo questa coppa. Una vera ossessione per i francesi che nonostante le vagonate di milioni spesi negli ultimi anni non sono mai riusciti a conquistarla. E il capitano potrebbe risentirne.
Dumfries contro Hakimi
Il presente e il passato dell’Inter. Dumfries prese il posto di Hakimi nella stagione 2021/22 e le strade tra il marocchino e i nerazzurri si incroceranno per la prima volta questa sera. Due differenti interpretazioni del ruolo di esterno, ma entrambi hanno una grande capacità di indirizzare le partite delle proprie squadre. Hakimi con la sua velocità supersonica e un’abilità di tiro non indifferente (attenzione, perché infatti calcia le punizioni). Dumfries invece con la sua fisicità straripante e una qualità nel colpo di testa che hanno in pochissimi al mondo. Questa potrebbe essere il confronto più affascinante di tutti.
Çalhanoğlu contro Vitinha
I due registi, chiamati a dirigere lo stesso film in cui però soltanto uno potrà girarne il lieto fine. Sicuramente Çalhanoğlu si augura di disputare una gara diversa da quella di Istanbul. Con il Manchester City, nella sua Turchia, ha sentito troppo la pressione di giocare una partita di questo calibro davanti alla propria gente. Nel mentre è cresciuto in maniera esponenziale. Intercetti, cambi di gioco, tiro dalla distanza e rigorista sopraffino. Il numero 20 nerazzurro ha ormai raggiunto lo status di centrocampista totale. Vitinha non eccelle invece nelle fase d’interdizione, ma quanta qualità ha tra i piedi questo ragazzo. Un esempio calzante è la sua precisione di passaggi in questa competizione: ben il 94%. In pratica dove il portoghese decide di mandare il pallone, ci va. Visione di gioco e dribbling nello stretto rendono Vitinha un elemento imprescindibile per il Psg.
Lautaro contro Dembélé
La sfida dei bomber. Diversissimi tra loro, ma accomunati da un elemento: i gol. Il capitano dell’Inter è diventato proprio quest’anno il miglior marcatore nerazzurro di tutti i tempi in Champions League: 21 reti, superato un mito come Mazzola fermo a quota 17. Dopo aver vinto praticamente ogni tipo di trofeo, dallo scudetto fino al Mondiale con l’Argentina, a Lautaro manca solamente questa coppa per riempire una bacheca già stracolma e consacrarsi come uno degli attaccanti più forti del mondo. Ma questo è anche l’obiettivo di Dembélé. Non servono troppe parole: questa è nettamente la miglior stagione della carriera per il francese: 33 gol e 13 assist. Numeri sensazionali così come le sue prestazioni. Reinventato da Luis Enrique come punta centrale ad ampio raggio d’azione, Dembélé fa dell‘imprevedibilità la sua arma principale. Ambidestro, rapido nell’uno contro uno e (da quest’anno) freddo sotto porta. La difesa dell’Inter è avvisata.
Inzaghi contro Luis Enrique
Se tutti questi calciatori menzionati finora hanno raggiunto dei livelli così alti, lo devono soprattutto a coloro che li hanno guidati fin qui. Simone Inzaghi e Luis Enrique. Due allenatori che hanno saputo plasmare le loro squadre con metodo, lavoro e tanto carattere. Entrambi sono arrivati a questo appuntamento con la storia contro ogni pronostico. E adesso hanno l’occasione di legittimare il loro operato. Se Luis Enrique pare certo di conservare il proprio posto a Parigi anche il prossimo anno, su Inzaghi le certezze cominciano a vacillare. Il denaro dell’Arabia fa gola, ma prima di pensare al futuro c’è un’ultima partita da giocare. La più importante di tutte.
Psg-Inter, le probabili formazioni
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Joao Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Barcola, Dembelè, Kvaratskhelia. All. Luis Enrique
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Simone Inzaghi