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Manuela Murgia morta a 16 anni nel 1995 a Cagliari, indagato l’ex fidanzato per omicidio

La Procura di Cagliari aveva archiviato il caso come suicidio, ma i familiari di Manuela non hanno mai creduto a questa versione e si sono sempre battuti affinché si approfondisse ulteriormente cosa fosse successo
Manuela Murgia morta a 16 anni nel 1995 a Cagliari, indagato l’ex fidanzato per omicidio
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È stato riaperto il caso sulla morte Manuela Murgia, avvenuta nel 1995 e inizialmente considerata un suicidio, ed è stato iscritto nel registro degli indagati l’allora fidanzato. La ragazza, 16 anni, fu trovata senza vita il 5 febbraio 1995 nel canyon della necropoli di Tuvixeddu, a Cagliari. A Enrico Astero, oggi 54enne, è stato notificato un avviso di garanzia con l’accusa di omicidio volontario.

Trent’anni fa, la Procura di Cagliari aveva archiviato il caso come suicidio, ma i familiari di Manuela non hanno mai creduto a questa versione e si sono sempre battuti affinché si approfondisse ulteriormente, portando alla riapertura delle indagini. Manuela era scomparsa il giorno prima del ritrovamento del suo corpo, dopo essere uscita di casa con l’intenzione di incontrare qualcuno. Era stata vista salire su un’auto e allontanarsi da casa, indossando pantaloni del pigiama sotto i jeans e lasciando sul tavolo della cucina un rossetto e un profumo, dettagli che hanno alimentato i dubbi sulla versione del suicidio.

Questo cold case ha visto l’impegno della famiglia, in particolare delle sorelle Anna ed Elisabetta e del fratello Gioele, che per anni hanno cercato di far riaprire le indagini. Nel 2024, la famiglia aveva presentato una richiesta ufficiale per la riapertura del caso, ma questa era stata respinta dalla Procura di Cagliari. Successivamente, gli avvocati Giulia Lai e Bachisio Mele hanno presentato una nuova istanza, supportata anche dalla consulenza del medico legale Roberto Demontis. In quel documento si ipotizzava che le lesioni di Manuela non fossero compatibili con un suicidio o una caduta accidentale, ma che potessero derivare da un incidente stradale, con la possibilità che prima dell’incidente ci fosse stata una violenza sessuale e un successivo occultamento del cadavere.

L’avviso di garanzia è stato notificato dalla Polizia al 54enne, difeso dall’avvocato Marco Fausto Piras. Questo consentirà all’indagato di nominare i propri consulenti per gli accertamenti che saranno eseguiti, tra cui analisi genetiche e tamponature su eventuali tracce presenti sui vestiti di Manuela Murgia, i cui vestiti sono stati recuperati nei mesi scorsi. Gli accertamenti sono programmati per il 4 giugno.

Foto dal profilo Facebook di Giustizia per Manuela

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