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“Odio il mio corpo. Ho avuto problemi fisici orribili durante la mia carriera da tuffatore. Ora che non sono più un atleta, lo odio di più”: la rabbia di Tom Daley

A 31 anni il campione olimpionico si mostra sui social in grande forma, ma dietro la facciata nasconde una lotta con il proprio corpo e l'immagine di sé

di F. Q.
“Odio il mio corpo. Ho avuto problemi fisici orribili durante la mia carriera da tuffatore. Ora che non sono più un atleta, lo odio di più”: la rabbia di Tom Daley

Il fisico perfetto ed asciutto, i successi e le soddisfazioni alle Olimpiadi non sono bastate e non bastano ancora oggi a Tom Daley. L’ex campione al The Times ha confessato di avere qualche problema con il proprio corpo. A 31 anni è vero che si mostra su Instagram, anche indossando costumi da bagno a mostrare gli addominali scolpiti e un sorriso accattivamente, ma dietro si nasconde molto altro.

Ho avuto difficoltà anche a posare per il vostro servizio fotografico – ha confessato Daley, sposato con lo sceneggiatore premio Oscar Dustin Lance Black e con due figli a casa -. Odio il mio aspetto, il mio fisico. Ho sempre avuto problemi fisici orribili durante la mia carriera da tuffatore. Ora che non sono più un atleta che si allena sei ore al giorno, lo odio ancora di più”.

Sebbene molti credano che Tom abbia mantenuto lo stesso aspetto della sua epoca d’oro agonistica, lui stesso non la pensa così: “So che se fossi razionale, dovrei essere completamente contento, ma vedendo i video di come apparivo alle Olimpiadi, mi chiedo: perché non posso più apparire così?”.

Tom dice di allenarsi “solo” un’ora al giorno dopo essersi ritirato dai tuffi. L’allenamento ormai si riduce alle escursioni al Runyon Canyon Park di Los Angeles, alle corse intorno al lago Hollywood o alle lezioni in palestra.

“Mi sembra che quella parte di me che era un tuffatore sia morta – ha dichiarato – Quando guardo le gare in televisione è come se fossi uno spirito che osserva dall’alto, pensando: ‘Se fossi stato lì, avrei fatto questo’. È davvero dura. Devi esserci per vincere. Ma quando sei seduto in panchina è come se fossi stato messo in panchina per l’eternità”.

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