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Ultimo aggiornamento: 12:00 del 28 Maggio

L’allarme delle associazioni contro la legge sparatutto: “Approvata sotto dettatura dei cacciatori”

La denuncia dell'Enpa: "Il testo travolge tutto: natura, Costituzione e diritti"
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In seguito alla bozza della riforma, pubblicata da ilFattoQuotidiano.it nei giorni scorsi e voluta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per modificare la legge 157 del 1992 che tutela la fauna e regolamenta la caccia, le associazioni ambientaliste e animaliste come Wwf Italia, Lipu, Lav, Enpa e Legambiente lanciano un allarme. Lo fanno durante la conferenza stampa, promossa dal Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati, dal titolo “L’Italia non è il Far West – #NoLeggeSparatutto”. “Il testo è una ruspa legislativa che travolge tutto: natura, Costituzione e diritti”, dice nel suo intervento Annamaria Procacci di Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali. “Se anche dovesse passare il 50% di quello che c’è scritto, comunque sarebbe inaccettabile – aggiunge Dante Caserta, del Wwf Italia. I punti più critici, secondo le associazioni, sono l’ampliamento delle aree in cui si potrà praticare la caccia, la riduzione dei controlli e l’autorizzazione degli spari nelle zone demaniali come nei parchi e perfino in spiaggia. “È evidente che questa norma è un ulteriore favore all’industria delle armi – dichiara Gianluca Felicetti, presidente di Lav, la Lega Anti Vivisezione – si tolgono spazi di protesta e democrazia, eliminando la possibilità di un cittadino di protestare anche solo perché si sta cacciando troppo vicino alla sua abitazione.”

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