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“Ho detto a mio marito ‘non portarmi in quell’ospedale, so che non ne uscirò’, così ho volato verso casa rischiando la vita”: la storia di Sarah

La diagnosi è arrivata poco dopo il trasferimento in ospedale: sepsi, causata da un ascesso inguinale avanzato.

di F. Q.
“Ho detto a mio marito ‘non portarmi in quell’ospedale, so che non ne uscirò’, così ho volato verso casa rischiando la vita”: la storia di Sarah

Sarah era volata da Londra a Montego Bay per coronare un sogno: sposarsi in Giamaica. Ma quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita si è trasformato in un incubo. Poco prima di pronunciare il “sì”, ha avvertito un dolore all’inguine. “Pungente, continuo”, racconta su TikTok. Inizialmente ha provato a resistere, affidandosi a forti antidolorifici portati da casa. Ma la situazione è peggiorata in fretta: “Il mio ventre era dannatamente enorme. Un nodulo si estendeva dall’anca alla zona vaginale. È stata un’agonia”. Nei giorni successivi, Sarah è rimasta lucida a tratti, tra dolori insostenibili e svenimenti ripetuti.

Nonostante l’evidente peggioramento, Sarah ha rifiutato il ricovero in loco: “Per favore, non portarmi in quell’ospedale giamaicano, perché se entro, so che non uscirò più”, ha detto al marito Luke. L’ultima giornata è stata la più dura. “C’erano amici che entravano e uscivano dalla stanza. Uno di loro è scoppiato in lacrime. Non sapeva cosa fare”. Sarah ha chiesto di essere accompagnata comunque all’aeroporto: “Ho quasi perso i sensi sull’autobus. Lo staff dell’hotel non voleva lasciarmi partire. Ho detto: ‘Va bene, allora guidate voi’”.

Durante il volo di ritorno, un viaggio di dieci ore, è rimasta sedata grazie agli antidolorifici prescritti da un’amica. “Mi sono svegliata un’ora prima dell’atterraggio. Un’assistente di volo mi ha vista e ha subito chiamato assistenza. I paramedici ci attendevano a Gatwick South”. Da lì, il trasferimento urgente all’ospedale più vicino. La diagnosi è arrivata poco dopo: sepsi, causata da un ascesso inguinale avanzato. I medici sono intervenuti d’urgenza: “Quando mi hanno presa in carico, ero a circa due ore dalla morte”, riferisce. L’intervento è riuscito, ma la ferita è rimasta aperta per sicurezza. “Domani devo tornare per un’altra operazione. Al momento i miei intestini sono tenuti insieme con del nastro adesivo”.

Su TikTok, a chi la criticata per aver preso un volo in quelle condizioni ha risposto. “Non volevo restare lì. Sentivo che non avremmo ottenuto risposte. Quando siamo arrivati qui, i medici hanno detto che quel tipo di ascesso era così raro che nessuno del reparto l’aveva mai visto”. In chiusura, afferma, sorridendo: “Che matrimonio!”.

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