Promosse - 2/3
Trasformista. Naomi Campbell ha più parrucche di Maurizio Crozza quando fa le imitazioni. Riccia, Liscia, lunga, corta (sbirciatina nella sua suite) diversa a ogni red carpet. Ma comunque promossa per l’abito bianco, un Alaïa vintage, sandali Roger Vivier , gioielli Pasquale Bruni, che per quello Alta Moda Les Siciliennes di Dolce&Gabbana. Il bustier fatto a mano in filigrana d’oro è arricchito da cristalli neri e fregio barocco. Lingerie in vista, body in raso abbinato alla vaporosa gonna in tulle nero. L’hanno definita un monumento della moda. Premio Monument woman.
Spiazzante. Cara Delevingne. Oddio, ma non era bionda? È apparsa brunette, castano-scuro-quasi nero, frangetta corta e taglio sfilato sul red carpet del film The History of Sound. Un po’ Mercoledì Addams, un po’ Cinderella gotica. E tutti raccontare la svolta, il cambio di passo. Ma, a un giorno di distanza, rieccola bionda a onde morbide, nel lungo e fasciante abito effetto lucido con drappeggi in vita, spacco a V sulla schiena, guanti in tulle trasparente nero. Al collo uno smeraldo di due etti minimo. Ah, così la riconosciamo. Premio Marameo.
Maliziosa. Bella Hadid elude il dress code con un abito in jersey nero cesellato di aperture e spacchi vertiginosi sulla coscia, firmato Saint Laurent. Mai volgare per l’assenza di curve tranne quelle dei capelli di un neo-biondo miele. Premio furbetta.
Divina. Jodie Foster. Una perla nell’abito grigio ostrica di Loewe. La lunghezza, la fibbia gioiello, il drappeggio, il colletto fanno pensare a un retro-futurismo con dettaglio fantasia delle maniche asimmetriche. I capelli i grigi portati con fierezza dicono: “Più invecchio, più mi sento leggera”. Premio Top class ex aequo con Andie McDowell.
Fortunata. Renate Reinsve. In raso di seta lilla con scollo a V, gonna a colonna con peplo plissettato (grande ritorno) e décolleté abbinate, è elegantissima. La scollatura profonda e ampia è impossibile per molte, quasi per tutte ma non per lei. L’abbiamo vista anche con un mini top in pelle nera, gonna lunga in raso e mocassini Jazz. Tutto Louis Vuitton. Premio Beata lei.
Intramontabile. Eva Herzigová, una delle top model più amate in Balenciaga e gioielli Messika cita Audrey in Colazione da Tiffany. L’abito fucsia vibrante, con una silhouette assolutamente cinematografica ricorda quello Givenchy di Holly. Demna chiude in bellezza il suo lungo capitolo Balenciaga. Premio La vie en rose.
Hollywoodiana. Scarlett Johansson ha probabilmente rivisto Grace Kelly in Caccia al ladro, girato sulla Costa Azzurra. ll fiabesco abito di chiffon ,insolito per Prada, con corpino drappeggiato e scollatura senza spalline, è un omaggio al glamour nell’età d’oro del cinema. Premio nostalgia.
Vintage. Amal Clooney in abito nero Dior by John Galliano per la prima di Bono: “Stories Of Surrender” è noiosamente elegante e piuttosto bionda, ma ce l’aspettavamo. Premio coerenza.
Classica. 10 con lode a Ippolita di Majo, storica dell’arte, la metà di tutto di Mario Martone, compagna di vita e di cinema da una vita. Firma oggetto e sceneggiatura di “Fuori”, unico film italiano a Cannes, e sfila al suo fianco sulla Croisette. Minimal/chic l’abito blu monospalla di Giorgio Armani senza code, spacchi, fronzoli, essenziale anche nella scelta del gioiello (Damiani). Premio understatement.
Instancabile. Halle Berry. Cinque cambi, ma forse erano di più. Un look burgundy, uno tutto argento Chanel, un tailleur con applicazioni, uno di pizzo bianco, uno nero e rosa di Celia Kritharioti con gonna a palloncino asimmetrica, lungo strascico e gioielli Chopard. Le stava bene tutto. Premio Guardaroba.
Sexy. Elodie si affida a un Prada total black, taglio a colonna in raso opaco. Un carré in veletta di pizzo plumetis inserito nella parte superiore del corpino, compone anche le maniche corte che le coprono le spalle. Meglio che nuda nel Calendario Pirelli. Premio Bingo.
Top model. Non le vuoi promuovere? Hanno il fisico e si vestono per mestiere. Via Lemman, incantevole alla proiezione del film di Spike Lee con Denzel Washington, in Vivienne Westwood. Luma Grothe , supermodella brasiliana: una cascata di luce w maxipaillettes sulle scale del Palais . Premio Che Fisico.