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Vallanzasca deve pagare 17mila euro per carcere e spese legali. Gli avvocati: “Non può pagarla”

Per i legali l'uomo, rinchiuso in una Rsa, non è nelle condizioni di poter pagare. "E' affetto da decadimento cognitivo e vive con soli 534 euro mensili"
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Spese processuali e mantenimento in carcere: ammonta a oltre 10mila euro il “debito” che Renato Vallanzasca, protagonista della mala milanese ormai 75enne e rinchiuso in una Rsa di Padova per una malattia degenerativa, deve allo Stato. All’uomo, condannato a 4 ergastoli e che ha passato mezzo secolo, è stata notificata una cartella esattoriale del valore di 17mila euro. Gli avvocati dell’uomo hanno contestato la notifica facendo ricorso in Cassazione perché Vallanzasca non sarebbe nelle condizioni di poterla pagare.

A quanto riporta La Repubblica la difesa, rappresentata dai legali Corrado Limentani e Paolo Muzzi, ha spiegato che i carabinieri, durante un’ultima visita in Rsa per informare il 75enne di un’altra udienza, avrebbero trovato l’uomo incapace di comprendere ciò che i militari gli stavano dicendo in virtù del suo decadimento cognitivo. I legali di Vallanzasca hanno quindi fatto richiesta di remissione del debito parlando di condizioni irreversibili e affermando che l’assistito vive con una pensione di appena 534 euro mensili, utili a sostenere la retta della Residenza sanitaria assistenziale.

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