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“Sono pratiche abusive e illegali”: stoccata alle compagnie low cost che fanno pagare i bagagli a mano

Nel novembre 2024 il governo spagnolo ha già multato cinque di queste compagnie aeree (Ryanair, Vueling, Easyjet, Norwegian e Volotea) per 179 milioni di euro per aver applicato supplementi "abusivi"

Testo di F. Q.
“Sono pratiche abusive e illegali”: stoccata alle compagnie low cost che fanno pagare i bagagli a mano

Vacanze sì, ma senza sorprese in aeroporto. Sempre più viaggiatori scelgono le compagnie low cost per contenere i costi, specialmente in vista dell’estate. Il prezzo del biglietto è spesso molto basso, ma dietro l’angolo si nascondono supplementi che fanno lievitare la spesa. Un esempio? Quello per il trasporto del proprio bagaglio a mano. Il governo spagnolo, però, ha deciso di intervenire: dopo aver già multato cinque compagnie per un totale di 179 milioni di euro, ora punta a sanzionare anche Wizzair e Transavia. Lo ha annunciato oggi, mercoledì 21 maggio, il ministro spagnolo dei Diritti Sociali, Consumo e Agenda 2030, Pablo Bustinduy, durante un incontro a Bruxelles.

Al centro del provvedimento ci sono le cosiddette “pratiche abusive” legate ai supplementi per servizi che dovrebbero essere inclusi nel biglietto. Tra questi, l’addebito per il bagaglio a mano o per la stampa della carta d’imbarco. Già a novembre 2024 Madrid aveva sanzionato Ryanair, Vueling, EasyJet, Norwegian e Volotea, accusandole di “pratiche illegali”. Ora l’azione potrebbe allargarsi. “Queste altre due compagnie stanno seguendo gli stessi passi delle cinque precedenti”, ha dichiarato Bustinduy, citato dalla televisione pubblica Tve.

La questione è finita anche all’attenzione delle istituzioni europee. Durante l’incontro alla sede dell’organizzazione dei Consumatori Europei (Beuc), è stata presentata una denuncia alla Commissione Europea e alla rete europea dei consumatori. Sotto accusa ci sono EasyJet, Norwegian Airlines, Ryanair, Transavia, Volotea, Vueling e Wizzair. Il governo spagnolo intende ora spingere Bruxelles ad agire su scala comunitaria. “Stiamo chiedendo alla Commissione europea che intervenga con norme comuni per garantire che le regole sui servizi minimi siano rispettate da tutte le compagnie”, ha concluso Bustinduy.

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