Trending News

“Oggi uno dei bambini che ho in asilo ha bestemmiato a pieni polmoni”: cos’è l’Italian Brain Rot, il meme che preoccupa educatori e genitori

Se i personaggi come Tralalero Tralalà o Thum Thum Sahur fanno ridere milioni di utenti, c'è anche chi inizia a preoccuparsi. Soprattutto dopo che alcune frasi sono finite anche su piattaforme per bambini

di F. Q.
“Oggi uno dei bambini che ho in asilo ha bestemmiato a pieni polmoni”: cos’è l’Italian Brain Rot, il meme che preoccupa educatori e genitori

È iniziato tutto come un meme su TikTok, e ora è un fenomeno globale. Per molti inquietante, per altri nonsense, per alcuni divertenti. L’Italian Brain Rot mescola umorismo surreale, AI e, non senza polemiche, un linguaggio spesso scurrile. Se i personaggi come Tralalero Tralalà o Thum Thum Sahur fanno ridere milioni di utenti, c’è anche chi inizia a preoccuparsi. Soprattutto dopo che alcune frasi sono finite anche su piattaforme per bambini e perfino nei contenuti del Partito Democratico americano.

Il meccanismo è semplice: personaggi generati con intelligenza artificiale, testi completamente scollegati e una voce sintetica italiana. C’è chi parla di nonsense puro, chi di satira estrema. Tra i protagonisti, “Brr Brr Patapim”, “Ballerina Cappuccina” e ovviamente lo squalo con le scarpe Nike che urla “Tralalero tralalà”. Ma nel video originale, da cui tutto è partito, non mancano le frasi scioccanti, con bestemmie che vengono pronunciate senza alcun freno.

Eppure non sembra importante ai brand, che non hanno mai messo in discussione la potenzialità del meme. Da Ryanair a KFC e perfino Duolingo. Ormai davvero chiunque cavalca l’onda dell’Italian Brain Rot. La compagnia aerea irlandese ha pubblicato un video con “Tung Tung Tung Sahur” che balla in volo. KFC Italia ha lanciato il suo personaggio personalizzato: “Twisterino Maranzino, che si sveglia la mattina, sogna il pollo in vetrina”. E Duolingo, su più account nazionali, fa battute in stile brain rot per parlare di grammatica.

“Oggi uno dei bambini che ho in asilo ha bestemmiato a pieni polmoni, e so che c’è un video di questi che guardano che le dice”, scrive un’educatrice. Il contenuto in questione sarebbe arrivato su YouTube Kids, la piattaforma pensata per i più piccoli. Per questo motivo Google ha alzato la guardia, e ha invitato i genitori a usare la modalità “Solo contenuti approvati”.

Da parte sua, YouTube fa sapere di aver recentemente rimosso alcuni video dalla piattaforma YouTube Kids dopo un’attenta revisione interna, sottolineando come questo lavoro di monitoraggio sia continuo per garantire la massima tutela degli utenti più giovani. In Italia, dove è necessario avere almeno 14 anni per utilizzare YouTube senza supervisione, sono attive esperienze digitali diversificate in base all’età, elaborate con la collaborazione di specialisti nello sviluppo infantile. L’app YouTube Kids, in particolare, offre strumenti avanzati per consentire ai genitori di controllare e selezionare con attenzione ciò che i bambini possono guardare. La piattaforma adotta criteri rigorosi per garantire contenuti di qualità elevata, eliminando immediatamente quelli non conformi alle policy aziendali. Questa strategia mira a fornire esperienze digitali sempre più sicure e adeguate alle diverse fasce d’età.

@kfc_italia

Il Twisterino Maranzino non esiste. Sempre il Twisterino Maranzino: #brainrot #nosense

♬ suono originale – KFC Italia

Precedente
Precedente
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.