Jannik Sinner è stato ricevuto da Papa Leone XIV. Insieme al tennista, accompagnato dai suoi genitori, presente anche una delegazione della Fitp, la Federazione Italiana Tennis e Padel, guidata dal presidente Angelo Binaghi. Sinner ha regalato una racchetta da tennis al Papa. Il campione aveva la sua e anche una pallina e ha chiesto a Leone: “Vuole giocare?”. Il Papa gli ha mostrato la sala con lampade e ridendo ha risposto: “Lasciamo stare, qui meglio di no”. Leone ha anche aggiunto ridendo: “A Wimbledon mi lascerebbero…”.
Il giocatore numero uno al mondo sta partecipando in questi giorni agli Internazionali d’Italia, al Foro Italico a Roma: dopo la vittoria contro l’argentino Cerundolo, oggi ha una giornata di riposo in attesa dei quarti di finale in programma giovedì. Il nuovo Papa è un noto appassionato di tennis: Prevost ha infatti raccontato in passato di amare la racchetta e di essere anche un discreto giocatore. Dopo i saluti inziali, “piacere, onorato” ha detto il campione, Sinner ha presentato il padre e la madre al Pontefice che ha chiesto se parlassero tedesco: “Sì, noi parliamo tedesco”. Quindi Alberto Binaghi ha donato la tessera della Fit a Leone XIV. Il Pontefice si è poi complimentato per il match di ieri: “Hai vinto”, ha detto Prevost. Sinner ha replicato: “Ci siamo riusciti“.
Nei giorni scorsi, in un incontro con la stampa in Vaticano, il pontefice ha aperto alla possibilità di giocare una partita di tennis benefica. Leone XIV ha chiuso il siparietto con la giornalista facendo una battuta sul cognome di Sinner, che in inglese significa ‘peccatore’: “Basta che non porti Sinner”, ha detto il Papa. L’altoatesino aveva quindi replicato visibilmente intimidito: “Ho saputo che da piccolo il Papa ha giocato a tennis ed è una bella cosa per noi tennisti che a lui piaccia questo sport. In futuro si vedrà. Boh, vediamo”. Intanto oggi si sono conosciuti di persona.