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Sfregiò 31enne con un bicchiere, tre anni dopo la vittima lo accoltella sotto casa: arrestata

Torino - Nel 2022 l'uomo, al culmine di una lite per futili motivi, scagliò sul volto della donna un bicchiere, sfregiandola per sempre
Sfregiò 31enne con un bicchiere, tre anni dopo la vittima lo accoltella sotto casa: arrestata
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Era stata sfregiata da un uomo, tre anni fa, dopo una lite. Oggi la donna è stata arrestata per aver accoltellato quello stesso uomo sotto casa. I fatti sono avvenuti a Montanaro (Torino) dove una giovane 31enne, col volto segnato dalla cicatrice lasciata dall’aggressione con un bicchiere di vetro, si è presentata alcune sere fa, verso le 21 sotto la casa dell’uomo, un 61enne, affrontandolo faccia a faccia, minacciandolo e colpendolo al volto con un coltello.

Nel 2022 i due, trovandosi casualmente allo stesso bar, avevano iniziato a litigare per futili motivi quando l’uomo le aveva scagliato contro il viso un bicchiere. Da allora la donna aveva riportato una cicatrice indelebile e per superare il trauma si era anche rivolta, alcuni mesi fa, a un centro antiviolenza. All’epoca dei fatti non si trattò, riferì la procuratrice Lucia Musti, di un caso di codice rosso per l’assenza, tra i due, di rapporti di tipo “sentimentale o affettivo o familiare”.

Si trattò di semplice “conflittualità accidentale” e quindi la procura d’Ivrea prese in carico la vicenda aprendo un fascicolo e avviando un processo in cui l’uomo era stato inizialmente accusato di lesioni. Come riporta TorinoToday, alla terza udienza, l’avvocato della donna ha presentato la perizia che dimostrava lo sfregio. Per questo, la procura ha fatto ripartire le indagini e, adesso, si attende la data dell’udienza preliminare. Con tempi però meno celeri nell’iter giudiziario, proprio in virtù del fatto che il caso non rientra tra quelli del codice rosso.

Al momento dell’ “agguato”, le urla del 61enne hanno richiamato l’attenzione del vicinato, che ha chiamato soccorsi e carabinieri. L’uomo è stato giudicato guaribile in 15 giorni ma la 31enne è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Chivasso e portata al carcere di Ivrea con l’accusa di tentato omicidio. Non si esclude che la donna abbia agito, oltre che per risentimento, per delusione verso i lunghi tempi della giustizia.

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