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Si finge organizzatore di eventi e violenta una diciottenne in discoteca a Milano, arrestato 29enne

La giovane era andata nel locale per trascorrere una serata con le amiche. L'uomo era stato già indagato per un episodio simile. La gip che ha firmato l'arresto: "Allarmante ritualità"
Si finge organizzatore di eventi e violenta una diciottenne in discoteca a Milano, arrestato 29enne
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Un ragazzo italiano di 29 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una 18enne, aggredita lo scorso novembre in una discoteca di corso Como a Milano. Le indagini, condotte dalla IV sezione della squadra mobile milanese e coordinate dai pm del V dipartimento, sono iniziate grazie alla testimonianza della vittima. La giovane era andata nel locale per trascorrere una serata con le amiche e lì aveva conosciuto l’uomo che, fingendosi un organizzatore di eventi, le aveva fatte entrare. Da qui in poi l’incubo. Stando alle indagini della Polizia il ragazzo avrebbe approfittato delle “condizioni di inferiorità fisica” e dello “stato alterato” dal consumo di alcolici della vittima e “l’avrebbe costretta a subire atti sessuali contro la sua volontà”. Decisive per l’identificazione del responsabile sono state le testimonianze dei presenti e le analisi dei social, grazie alle quali gli agenti della Squadra mobile sono riusciti a rintracciarlo. L’uomo ora si trova agli arresti domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano.

Agli arresti domiciliari quindi è finito Francesco Antony Martel Susanibar. Un episodio, denunciato dalla presunta vittima il 23 novembre scorso, che sarebbe stato commesso dal giovane “nonostante la pendenza di un altro procedimento penale per la violenza sessuale commessa ai danni di una giovane donna” sempre nello stesso locale, si legge nel provvedimento del giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile. Dopo gli abusi la 18enne ha dato l’allarme e si è fatta medicare al Policlinico.

Il racconto della ragazza, sentita dalla pm Alessia Menegazzo, risulta credibile e “descrive un modus operandi sovrapponibile ad esperienze riferite da altre ragazze che hanno avuto modo di relazionarsi con l’indagato” si legge nell’ordinanza. Per la giudice anche sulla base di alcune testimonianze raccolte, “l’indagato agisce sulla base di un’allarmante ritualità, prendendo di mira le ragazze che frequentano i locali notturni”. La misura cautelare sussiste per il “pericolo concreto che possa vendicarsi e reiterare azioni violente” ai danni della giovane che lo ha denunciato e che da circa cinque mesi vive con la paura che il 29enne – conosciuto con il soprannome di ‘Papichulo’ – “possa trovarla e ‘farle qualcosa di male”.

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