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Caos Romania, si dimette il primo ministro Ciolacu dopo il risultato delle Presidenziali: “Persa legittimità”

"Alla luce dei risultati del voto - ha spiegato ai giornalisti - la coalizione non ha più legittimità. Ho proposto ai miei colleghi di lasciare il governo"
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Il trionfo del leader dell’Alleanza per l’Unità dei Romeni (Aur), George Simion, al primo turno delle elezioni presidenziali rumene potrebbe aver inflitto anche il colpo di grazia al governo del primo ministro Marcel Ciolacu. Il premier socialdemocratico, dopo che il candidato sostenuto dall’esecutivo è stato solo il terzo più votato, rimanendo così escluso dal ballottaggio che vedrà Simion affrontare l’europeista Nicusor Dan, ha deciso di dimettersi.

“Alla luce dei risultati del voto”, ha dichiarato il primo ministro uscente alla stampa dopo una riunione del suo partito a Bucarest, la coalizione formata con i liberali e il partito di minoranza ungherese “non ha più alcuna legittimità nella sua forma attuale”. Ciolacu, che alle ultime votazioni ha sostenuto la candidatura di Crin Antonescu, ha rivelato di aver chiesto ai colleghi di governo di compiere un passo indietro: “Ho proposto ai miei colleghi di lasciare la coalizione di governo che implicitamente conduce alle mie dimissioni come primo ministro – ha proseguito l’esponente pro-Ue – Abbiamo visto come i romeni hanno votato ieri e ciò significa che la coalizione al governo non ha più legittimità, almeno in questa formula”.

Di sicuro c’è che la Romania ha lanciato un altro e più deciso segnale sulla direzione che vuole intraprendere. Dopo l’annullamento del primo turno di Presidenziali che vedevano in vantaggio il candidato filo-russo Calin Georgescu, adesso gli elettori hanno deciso di votare, col doppio dei consensi, colui che di fatto è stato presentato come il suo sostituto, tanto da promettere un posto come primo ministro al suo ‘predecessore’, travolto da un’inchiesta giudiziaria grazie alla quale le autorità hanno deciso la sua incandidabilità.

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