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“La bestia nera mi mangiava dentro. Per colpa di un film ‘truffa’ mai uscito sono finito a fare il barman all’estero”: Pierluigi Coppola di “Elisa di Rivombrosa” si racconta

L'attore, ospite de “La volta buona”, ha parlato del difficile periodo vissuto dopo il successo della serie di Canale 5. Tutto ha avuto inizio da un film da protagonista che gli era stato proposto ma che non è mai uscito al cinema. Ecco come si è rimesso in piedi

di Emanuele Corbo
“La bestia nera mi mangiava dentro. Per colpa di un film ‘truffa’ mai uscito sono finito a fare il barman all’estero”: Pierluigi Coppola di “Elisa di Rivombrosa” si racconta

Nei primi anni Duemila Pierluigi Coppola ha conosciuto il grande successo, poi è arrivata la depressione e la sua vita è radicalmente cambiata. L’attore si è fatto conoscere dal grande pubblico come lo stalliere Angelo Buondio in “Elisa di Rivombrosa”, e ospite di Caterina Balivo a “La volta buona” nella puntata in onda il primo maggio ha spiegato che cosa è successo dopo quell’esperienza che pensava gli avrebbe spalancato le porte del cinema.

In seguito alla sua partecipazione nella serie di Canale 5 con Alessandro Preziosi e Vittoria Puccini a Coppola, che nel proprio curriculum vanta anche l’apparizione in serie cult come “Un medico in famiglia” e “Don Matteo”, fu proposto in effetti un film da protagonista sul grande schermo. La pellicola, però, non è mai uscita: “Per me quel film a livello artistico fu una truffa” ha raccontato. “È il sogno di ogni attore fare un film da protagonista al cinema. Inizio a studiare, mi impegno, faccio questo film ma non esce mai. Io cado in una depressione terribile. Ero giovane, avevo tante aspettative, avevo l’ambizione di fare cinema”.

Una depressione che è scaturita non solo dalla delusione sul piano professionale: “Ci sono dei momenti nella vita in cui siamo fragili: un lutto, un amico che non c’è più…” ha precisato prima di proseguire: “Come vivevo quel momento? La bestia nera che ti morde, che ti mangia dentro, è una spirale autodistruttiva, vedi tutto nero, ti svegli la mattina e non hai più voglia di respirare. In più era appena nato mio figlio nel 2006 e avevo l’ansia di portare a casa più soldi possibili”. L’impegno nella pellicola che non è mai uscita al cinema gli ha fatto perdere anche treni importanti: “Dopo questo film, nell’aspettativa che portasse chissà che cosa, mi offrirono ‘Un posto al sole’ e rinunciai” ha confidato a Caterina Balivo.

A quel punto si è resa necessaria una svolta. Così l’attore ha iniziato a fare “un gran lavoro” su se stesso: “Ho ripreso facendo il barista prima in Italia poi all’estero perché in Italia mi riconoscevano tutti, era diventato un inferno mi dicevano: ‘Ma come fai a fare il barman che facevi le serie televisive?’”. Quindi il trasferimento in Nuova Zelanda, dove viveva la sua ex compagna, ma anche lì non ha trovato la stabilità che cercava: “Soffrivo di allergie terribili, non ce la facevo più ero distrutto dentro, decido di tornare in Italia e dopo anni dietro il bancone faccio un incontro con una vera contessa, la mia compagna” ha chiosato l’attore, che oggi si è finalmente detto sereno e risolto.

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