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Coach Ferrero gela Alcaraz: “Per essere il migliore della storia devi essere uno schiavo, ecco perché dubito di te”

L'allenatore e il duro confronto con il tennista spagnolo: "Devi accettare che potresti non raggiungere la tua versione migliore. Se vuoi faremo questo downgrade"
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Sono ore difficili per Carlos Alcaraz. Lo spagnolo è stato costretto a dare forfait al Masters 1000 di Madrid a causa di un’infortunio. Ieri invece, 23 aprile, Netflix ha rilasciato la docu-serie sullo spagnolo intitolata My Way in cui Alcaraz si è messo a nudo parlando di quanto sia complesso per un 21enne sopportare certe pressioni e livelli altissimi di stress che teme possano influenzare la sua vita personale. Nel terzo episodio, riguardo a queste difficoltà, il classe 2003 ne parla con il proprio allenatore Juan Carlos Ferrero.

Alcaraz spiega al coach che “gioco a tennis perché mi diverto davvero, ma ci sono momenti in cui non ho quella sensazione. Vado ai tornei e gioco solo perché obbligato, poi penso alla classifica, ai bonus e perdo la concentrazione su ciò che è importante per me”. Ferrero gli risponde che troverà la sua maturità col passare degli anni e che capirà meglio come affrontare queste situazioni, ma allo stesso tempo lo avverte: “La comprensione del lavoro e del sacrificio di gente come Djokovic o Nadal è diversa dalla nostra”. In un’altra clip dichiara poi guardando in camera: “Anzi, è così diversa che mi viene da dubitare che Carlos possa diventare il migliore della storia, che sarebbe il tuo obiettivo”.

A quel punto, l’allenatore gli confessa l’unico modo che secondo lui può farlo diventare il più grande di tutti: “Per essere il migliore della storia, devi essere uno schiavo. In caso contrario, devi accettare che potresti non raggiugere la tua versione migliore. Se alla fine non ti è chiaro e vuoi lottare per essere il 15esimo al mondo, faremo questo downgrade. Ma per come sono fatto sarebbe molto difficile per me continuare”. Un grave avvertimento da parte di coach Ferrero.

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