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Sara Curtis annega i pregiudizi: “Qualcuno pensava che i neri non potessero nuotare velocemente”

La 18enne che battuto il record di Federica Pellegrini: "Non mi piace quando sento dire ‘di colore'. Io sono la prima campionessa di nuoto italiana mulatta"
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“Sono la prima campionessa di nuoto italiana nera, anzi mulatta. Non mi piace quando sento dire ‘di colore’, non ha senso. A parte che anche il bianco è un colore e poi nessuna pelle al mondo è bianca”. Ha delle idee precise Sara Curtis, la nuova campionessa del nuoto italiano che dopo aver battuto il record di Federica Pellegrini nei 100 metri stile libero ha stabilito il nuovo record italiano anche nei 50 metri agli Assoluti di nuoto a Riccione. “Riguardo al razzismo, posso dire che lo sport abbatte i pregiudizi: c’era qualcuno che pensava che i neri non potessero nuotare velocemente perché avrebbero le ossa più pesanti, che stupidaggine”, ha sostenuto la 18enne in un’intervista concessa a La Repubblica.

Curtis è cresciuta in una famiglia che le ha trasmesso il valore del lavoro e del sacrificio. Un’eredità perfettamente in linea con il mondo del nuoto, uno sport che richiede impegno costante e allenamenti duri e ripetitivi, vasca dopo vasca, per poter raggiungere l’eccellenza. Suo padre fa il camionista, mentre sua madre, originaria della Nigeria, lavora in una fabbrica che produce panettoni e biscotti. “È bellissimo avere un genitore straniero, perché conosci meglio il mondo. Io vorrei imparare la lingua Edo, il dialetto nigeriano di mia mamma”, ha ammesso l’azzurra svelando cosa significa il ciondolo dell’Africa che porta la collo: “È la terra che sogno, non ci sono mai stata”.

Ma nonostante la giovane età, quello che sta vivendo Curtis non è un sogno: è tutto vero. Le sue sensazionali prestazioni stanno già facendo crescere le aspettative sul suo conto, tanto che ai prossimi Mondiali di Singapore (dal 27 luglio al 3 agosto) la si attende con un ruolo da protagonista. Il suo tempo nei 50 metri stile libero, 24”43, è infatti vicinissimo a quello che ha garantito l’accesso alla finale olimpica di Parigi la scorsa estate (24”40). E la nuova stella del nuoto italiano non teme alcun tipo di pressione. Tutt’altro. Si dice ambiziosa, ma con i piedi per terra: “Non so quale sia il mio limite, o forse sì: voglio arrivare oltre quello che riesco a immaginare – ha dichiarato Curtis – Però sono una ragazza semplice, molto legata alla mia famiglia. Quest’anno, oltre al nuoto, mi aspetta anche l’esame di maturità”. L’ennesima sfida che la nuotatrice di Savigliano non vede l’ora di superare.

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