Una mamma dubbiosa e disperata non usa mezzi termini, rivolgendosi alla piattaforma Reddit nella sezione dedicata ai genitori: “Educare con gentilezza ha trasformato mio figlio in uno str**zo. Faccio male?”. Un interrogativo che ha scatenato un lungo dibattito ed è stato raccolto anche dall’HuffPost UK con l’intervento di alcuni specialisti in merito. La madre ha spiegato agli utenti che ha cercato di attuare un metodo di educazione sull’onda delle “teorie e le strategie più aggiornate su disciplina e sviluppo emotivo”.
Il metodo trasforma la disciplina genitoriale da autoritaria a democratica ed è popolare soprattutto tra i genitori più giovani. Però la madre in questione si è lamentata soprattutto perché il figlio è diventato “sempre più impertinente e stronzo. Nonostante mi senta una strega, comincio a pensare che essere genitori gentili sia una stronzata e che avrei dovuto essere più autoritaria fin dall’inizio”.
Gli esperti interpellati da HuffPost UK mettono subito le mani avanti nel non fare confusione tra “genitorialità gentile” con la permissività generalizzata.
“La genitorialità gentile viene spesso confusa con l’indulgenza: un approccio in cui i bambini sono lasciati liberi di stabilire le regole e i genitori sono troppo indulgenti per dire di no- ha detto Michele Davison, proprietaria e direttrice dell’asilo nido Angels on The Park – . Ma se applicato correttamente, lo stile genitoriale può essere un modo profondamente rispettoso per entrare in sintonia e relazionarsi con propri i bambini. Un modo per concentrarsi sulla connessione emotiva, l’empatia e la comprensione. Il tutto mantenendo confini saldi e coerenti”.
Anche la psicologa e dottoressa Elina Telford, specializzata nel lavoro con i bambini e proprietaria della Bluebell Clinic, concorda: “Sebbene la genitorialità gentile differisca da un approccio autoritario, ha spiegato, differisce anche da un approccio permissivo. Quest’ultimo se da un lato evita il conflitto, dall’altro consente un comportamento indesiderato e persino pericoloso. Spesso perché il genitore è troppo timoroso o ansioso di turbare il figlio. Quindi il genitore dovrebbe vedere il comportamento del bambino non come una sfida, ma come una comunicazione. Dovrebbe fermarsi abbastanza a lungo per chiedersi: qual è il bisogno nascosto in questo comportamento di mio figlio?”.