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Nordio: “Dal decreto niente più rave, effetto deterrente assoluto”. Tre in sei giorni, l’ultimo sabato a Torino

Il decreto anti-rave avrebbe fatto passare la voglia ai festaioli, il ministro non ha dubbi. Peccato che la cronaca recente dica l'esatto contrario
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“Da quando è stato approvato il decreto non è stato più effettuato un rave party, non è stato più commesso un reato di intrusione abusiva, quindi l’effetto deterrente del provvedimento è stato assoluto e non ha intasato i tribunali”. Lo ha dichiarato giovedì in Senato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Come non credere al nostro guardasigilli? Basta sfogliare le cronache e contare i rave, o almeno quelli interrotti da polizia e carabinieri negli ultimi giorni.

L’effetto deterrente assoluto, dicevamo. Quello del decreto del 31 ottobre 2022 che ha introdotto la reclusione fino a sei anni e multe fino a 10mila euro per chi organizza o promuove i raduni musicali conditi da sostanze illegali. A Loggia, in provincia di Torino, non devono essere state a conoscenza della norma le centinaia di persone che hanno partecipato a un rave in un ex capannone industriale, dalle prime ore della notte di sabato e finché l’intervento delle forze di polizia ha terminato la festa. Ci sono stati anche disordini tra agenti e festanti in una strada non lontano dal party: undici poliziotti e tre carabinieri sono rimasti feriti durante le “azioni di contenimento” nei confronti delle persone al raduno.

Esattamente una settimana prima, all’oscuro del decreto governativo erano sicuramente i 200 del rave organizzato nei boschi sopra Massa Marittima (Grosseto) con volumi sufficienti a far segnalare tutto dai residenti. E meno male che venivano da tutta Italia, hanno verificato le forze dell’ordine che li hanno identificati dopo aver trattato il pernottamento e prima di lasciarli andare nella mattinata di domenica, con tanto di ringraziamento della sindaca Irene Marconi agli agenti per essere stati dialoganti e aver evitato che l’evento dilagasse.

Altra notte, stessa ignoranza della legge per il rave di Maga Vigo di Lomaso, in Trentino. Risultato: i carabinieri e tre pattuglie del commissariato di polizia di Riva del Garda, allertati da un escursionista, hanno identificato 217 persone, segnalato alla prefettura 6 giovani di età compresa tra i 20 e i 23 anni perché assuntori di stupefacenti che erano arrivati in Trentino da Bologna, Milano e Belluno, sequestrati 100 grammi di marijuana e pasticche di chetamina, 3 multe per guida in stato di ebbrezza per un totale di 6mila euro di sanzioni. Sarebbero rimasti tutti a casa, se solo fossero stati a conoscenza del decreto del ministro (nella foto con la mascotte della Polizia penitenziaria).

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