Giornata della Lentezza: riduciamo pensieri e azioni per riprendere in mano tempo ed energie

Il 5 maggio 2025, per chi avesse come me ricordi scolastici lontani, non è solo il titolo di una poesia di Alessandro Manzoni, ma anche la Giornata della Lentezza. Un lunedì, il primo lunedì di maggio da dedicare al Tempo, a riprendere in mano il nostro tempo, a fare qualche cosa soli o in compagnia che ci riporti alla calma, a un respiro grande e collettivo, a liberarci dalla frenesia.
In tempi come questi non è semplice invitare le persone a rallentare, a prendersi una pausa, a dedicare del tempo a se stessi e a non farsi fagocitare dal lavoro, dalle preoccupazioni, a non farsi sommergere dalle cattive notizie e dalla rabbia, dall’ecoansia che sembra colpire soprattutto i più piccoli.
Eppure questa è una delle poche decisioni che possiamo prendere in autonomia e a costo zero, con l’unico rischio di essere considerati degli eccentrici.
L’Arte del Vivere con Lentezza Onlus compie vent’anni e non potevamo esimerci dall’invitare tutti a partecipare, a ricordare che può essere solo nostro e che possiamo decidere di impiegarlo in un modo migliore. Impariamo a prendercene un po’, non per ritardare, ma per riflettere prima di muoverci in qualsiasi direzione. Si tratta di ridurre la quantità di cose che affollano i nostri pensieri e le nostre giornate, di selezionarle, di inventariarle secondo un criterio di personale economia del benessere, comunicandolo a qualcuno. Magari troveremo uno o più soci pronti a dedicare del tempo al Tempo.
In fin dei conti quella di Ridurre è una delle poche azioni che come persone possiamo fare per segnalare che non ci piace come stanno andando le cose e che non vogliamo stare peggio. Ridurre può essere anche uno strumento di lotta, pensiamo a quanto hanno fatto recentemente i cittadini svedesi per protestare contro i continui aumenti dei prezzi nei supermercati. Semplicemente hanno smesso di andarci per una settimana, rivelando di avere tra le mani una leva individuale che se usata collettivamente può produrre grandi effetti. Proviamo a farlo con il Tempo.
In un mare di Giornate che ci invitano a donare o a pensare a qualche cosa, ai problemi che affliggono il mondo, la Giornata della Lentezza è un semplice invito a ricordarci che possiamo imparare a usarlo bene, non nel senso di fare di più in meno tempo, bensì di ricavare del piacere in quello che decidiamo di fare o di non fare.
Il primo anno che l’abbiamo celebrata mi aggiravo per le strade del centro di Milano camuffato da vigile e multavo scherzosamente le persone che camminavano freneticamente, comminando loro l’obbligo di attenersi almeno a un Comandalento. Negli anni successivi abbiamo replicato a New York, Tokyo, Shanghai, Parigi, Londra, oggi ci limitiamo a ricordare alle persone di rallentare almeno per un giorno.
I primi appuntamenti saranno: al Kapannone dei libri ad Angera con Andrea Kerbaker organizzeremo in giugno una Quattro Libri, in maggio con ETLINE un seminario sull’arte del vivere il tempo e il 21 giugno, che è anche l’inizio dell’estate alla Casa del Pellegrino di Crema, Davide Balestracci organizzerà una serata lenta, mentre Green Planner ci ha inserito nell’ agenda 2025. Il 5 maggio suonerà la campanella, ma quando fare l’intervallo lo deciderete voi; sarebbe bello poi sapere che cosa farete o non farete: scrivetemelo.
Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano