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“Sono stata arrestata dopo aver confiscato gli iPad alle mie figlie. Sono rimasta in cella per quasi 8 ore ed è stato un trauma”: lo sfogo di Vanessa Brown

La polizia del Surrey ha dichiarato che la ricerca dei dispositivi è iniziata dopo che un uomo ha segnalato il furto di due iPad agli agenti

di F. Q.
“Sono stata arrestata dopo aver confiscato gli iPad alle mie figlie. Sono rimasta in cella per quasi 8 ore ed è stato un trauma”: lo sfogo di Vanessa Brown

Un vicenda che ha dell’incredibile eppure è tutto vero, come riporta anche il The Guardian. Vanessa Brown, un’insegnante di storia 50enne, ha spiegato di essere stata arrestata il 26 marzo scorso, dopo aver confiscato alle figlie i loro iPad. “Sono rimasta traumatizzata per aver trascorso sette ore e mezza in cella”. L’accusa? Avrebbe rubato i due iPad. Vanessa è stata poi rilasciata su cauzione, con il divieto di parlare con chiunque fosse coinvolto nelle indagini, comprese le sue figlie, fino all’archiviazione del caso.

Ho sequestrato gli iPad per incoraggiare le mie figlie a concentrarsi sui compiti. – ha spiegato la donna a LBC – La polizia ha rintracciato i dispositivi fino all’abitazione di mia madre a Cobham, in Inghilterra. Ma a loro ho sempre detto che entrambi i dispositivi appartenevano alle mie figlie e che avevo tutto il diritto di confiscarli. In nessun momento gli agenti hanno pensato che stessero esagerando. È stato assolutamente poco professionale mentre si rivolgevano a mia madre, che ha più di 80 anni, come se fosse una criminale”.

La polizia del Surrey ha dichiarato che la ricerca dei dispositivi è iniziata dopo che un uomo ha segnalato il furto di due iPad agli agenti. “Questo ha portato gli agenti a svolgere ulteriori indagini a un secondo indirizzo, – ha affermato il sovrintendente capo Aimee Ramm, comandante della divisione settentrionale della polizia del Surrey – dove una donna di 50 anni di Cobham è stata interrogata in merito agli iPad e ha negato di sapere dove si trovassero. Tuttavia, un dispositivo di localizzazione sugli iPad ha mostrato che si trovavano al suo indirizzo. Gli agenti hanno incoraggiato la donna a restituire gli oggetti e risolvere la questione, tuttavia la donna non ha collaborato ed è stata quindi arrestata con l’accusa di furto. È stata quindi effettuata una perquisizione”.

E l’arrestata? Si difende: “Non riesco a capire perché il mio arresto sia avvenuto in così poco tempo, forse meno di un’ora. Tutte queste auto della polizia e questi agenti sono entrati in azione per una segnalazione di furto completamente falsa”.

Infine Aimee Ramm ha spiegato: “A seguito di queste indagini, gli agenti sono stati in grado di verificare che gli iPad appartenessero ai figli della donna e che la donna avesse il diritto di confiscare questi oggetti ai propri figli. Il caso è stato quindi chiuso il giorno successivo senza ulteriori azioni e le condizioni per la cauzione stabilite non erano più applicabili“.

Ma Vanessa Brown valuterà se agire per le vide legali per un risarcimento del forte stress vissuto in famiglia.

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