Un altro lutto si abbatte su Il paradiso delle signore. Ha lasciato tutti senza parole la morte di Valentina Tomada, a soli 55 anni, l’attrice che nella soap di Rai1 interpretava Palma Rizzo. A dare la notizia via social ieri è stata la collega Emanuela Grimalda: “Non è possibile Valentina! Tutto quello che avremmo potuto e non sarà”, ha scritto in un post che in poche ore è diventato virale. Ed era quasi scontato che accadesse, visto che è la terza pesantissima scomparsa che colpisce il cast della fiction del pomeriggio della rete ammiraglia. Il 14 aprile scorso è morto Pietro Genuardi, colpito da un tumore del sangue; poi due giorni fa era arrivata la notizia della scomparsa di Andrea Savorelli, anche lui vittima di una grave patologia del sangue a seguito della quale aveva dovuto affrontare delle pesanti cure che lo avevano costretto a lasciare il video.
Ieri, come un fulmine a ciel sereno, ecco anche la conferma della morte della Tomada, che appena due settimane fa aveva pubblicato un post in cui rivelava di sentirsi “un po’ sconquassata, un po’ provata, preoccupata ma sempre io”. Sempre via social, aveva scritto: “Ah, e non mi fate sentire la leonessa combattente e combattiva perché mi incazzo proprio”. A fine marzo, invece, i toni erano sembrati più preoccupati: “Amici cari, vi ringrazio delle vostre manifestazioni di affetto, ma vi invito a non mandarmi i messaggi privati a cui non posso rispondere, soprattutto perché non saprei proprio cosa dirvi. Se ci tenete a me l’unica cosa che vi chiedo è di mandarmi pensieri positivi. Solo questo… Grazie di cuore. Vi prego di non chiedermi altro”.
Nata a Roma, da padre del nord e madre del sud con origini slave, Valentina Tomada aveva recitato in fiction molto popolari come Incantesimo, Centovetrine e poi Provaci ancora Prof, Vivere, Don Matteo e Un Passo dal cielo. Aveva anche partecipato al film dei Me contro Te, nel 2023, e inoltre ha scritto e girato quattro cortometraggi, vincendo anche diversi premi. Sul fronte della vita privata, invece, lascia il marito Eugenio, la figlia Eva e il cane Lola, e definiva la sua famiglia “la cosa più bella che sono riuscita a fare nella mia vita”. La Tomada si era descritta così sul suo sito ufficiale: “Eclettica, empatica, versatile, accogliente, leale, intelligente (almeno così crede…), pragmatica, ma anche casinista, incazzosa, insofferente. È soprannominata Entropia o Macchia d’olio, perché ricopre le superfici dei suoi oggetti, appunti, opuscoli, foto. Di sé, insomma Valentina Tomada è complessa, come ogni donna”.