La famiglia e i colleghi di Sara Campanella sul fermato: “Mai stati fidanzati, lei lo rifiutava”

La giovane donna, che studiava il corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, non ricambiava quello che appariva un interesse a senso unico. Come spiegano anche i colleghi

A detta di parenti, colleghi e amici Sara Campanella, la studentessa 22enne uccisa a Messina, non aveva mai avuto una relazione con Stefano Argentino, il giovane fermato dai carabinieri per il suo femminicidio. “Non erano mai stati fidanzati, non diffondete notizie false” dice lo zio della vittima, fratello del padre. La giovane donna, che studiava il corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico, anche secondo gli stessi colleghi non ricambiava quello che appariva un interesse a senso unico.

“Era lui a volere lei ma lei lo rifiutava” confermano gli altri studenti. Al momento non si sa se la ragazza si sentisse in pericolo, certo è che prima di essere aggredita a coltellate alla fermate dell’autobus, aveva inviato un messaggio a una amica per dirle che era sicura di essere seguita da lui.

Lui, il presunto assassino, è uno studente della stessa facoltà, e si comportava come uno stalker: “Lui un tipo molto silenzioso. Da mesi le mandava messaggi, telefonate, la perseguitava. Lei però era troppo buona e vedeva del bene anche in questo, non ha saputo difendersi”, raccontano i colleghi di entrambi. Erano a lezioni assieme prima dell’omicidio. Sarà si è trattenuta col professore di Oncologia per discutere della sua tesi “ed è uscita da sola: noi non c’eravamo”.

Ha collaborato Manuela Modica