L’inarrestabile ascesa di Jakub Mensik: chi è il talento ceco che ha sconvolto Miami

Australian Open 2024, secondo turno. Hubert Hurkacz, numero 9 del mondo, è in difficoltà. È stato trascinato al quinto set da un 18enne che gli addetti ai lavori hanno sul taccuino da diverso tempo, ma che ancora non si era presentato al grande pubblico. Si chiama Jakub Mensik, viene dalla Repubblica Ceca e in Australia era già stato protagonista due anni prima, perdendo la finale juniores contro Bruno Kuzuhara. Poco male se la partita contro Hurkacz finirà con una sconfitta, ormai la presentazione al mondo è stata fatta, il percorso dei grandi cominciato. Quel percorso che, a un anno di distanza, ha trovato ora una piena esplosione in Florida, nel Masters 1000 di Miami. Il momento in cui è diventato il capofila (senza essere il numero 1 ceco) di un movimento che sta tornando nel gotha del tennis mondiale. Maturità, concentrazione, talento, tanto talento. E poi una dote non comune: battere i top 10. Indipendentemente dalla differenza in classifica. Che si sta assottigliando sempre di più: con il trionfo a Miami in finale contro Novak Djokovic, ora Mensik è entrato nella top 20 ed è addirittura numero 6 della Race.
Jakub Mensik nasce a Prostejov il 1 settembre del 2005. A nemmeno 100 chilometri di distanza c’è Valašské Meziříč, città natale di Tomas Berdych, il più importante giocatore ceco degli ultimi trent’anni. Un vero e proprio modello di riferimento per Jakub, che comincia con il tennis proprio quando Berdych è al suo apice. Dopo essersi fatto notare nel mondo juniores, Mensik esordisce nel 2021 con i primi tornei professionistici, sia nel circuito ITF che nel circuito Challenger. Alza cinque titoli ITF prima di abbandonare la categoria. È il marzo 2023, il momento della prima scossa della carriera. Passano due mesi e arriva anche l’affermazione nei Challenger, di fronte al pubblico di casa. A Praga Mensik supera un giocatore dalla grande esperienza come Dominik Koepfer. Risultati che gli permettono di entrare in top 200.
Sarebbe già tanto per il suo 2023, ma la voglia di bruciare le tappe è ancora molta, e così ecco anche l’esordio in uno Slam. E non è una prima volta banale. A New York, il giovane ceco supera le qualificazioni, diventa il primo Under 18 nel tabellone principale da Borna Coric nel 2014 e raggiunge il terzo turno di slancio. Lo ferma solo un top 10 come Taylor Fritz. Un exploit improvviso, che vale per Mensik anche il primo match in Coppa Davis per la Repubblica Ceca, nella fase a gruppi.
Ormai il suo nome inizia a circolare, soprattutto dopo la prima finale nella carriera nell’edizione 2024 del torneo di Doha, arrivata al termine di un percorso entusiasmante, confermando le ottime sensazioni mostrate all’Australian Open poche settimane prima. Mensik supera l’ex numero 1 della classifica mondiale Andy Murray, nei quarti il numero 5 del mondo Andrej Rublëv (prima vittoria contro un top 10), in semifinale Gaël Monfils. Solo Karen Khachanov lo ferma. Sette giorni che significano top 100 per la prima volta. O meglio, numero 87 del mondo.
L’ascesa non si ferma, anche se un problema fisico gli impedisce di giocare il Roland Garros e l’impatto con Wimbledon si rivela più scivoloso del previsto (out al primo turno contro Aleksandr Bublik dopo aver vinto i primi due set). Il ceco raggiunge la semifinale nel 250 di Umago, esce di nuovo al terzo turno agli US Open e tocca per la prima volta i quarti in un Masters 1000 a Shanghai, in autunno, sconfiggendo due top 10: Rublev e Dimitrov. Questa volta a interrompere la sua avventura è Novak Djokovic, ma dopo aver strappato il primo set. La top 50 è spianata, il 2025 l’anno giusto per alzare ancora il livello. La crescita continua inesorabile fino a Miami, dove decide di mettere tutti in fila, compreso proprio Djokovic in una finale vinta senza tremare, vincendo due tie-break. Ora Mensik è numero 24 al mondo, non ci resterà per molto. In attesa dell’ingresso in quella top 10 che intanto ha già imparato a battere.
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