A un anno di distanza da Food for Profit, il documentario che ha svelato i legami tra politica, lobby e allevamenti intensivi, Giulia Innocenzi torna al Parlamento Europeo, insieme al movimento Eumans di Marco Cappato, con un flash mob per chiedere lo stop ai sussidi pubblici agli allevamenti intensivi.

“Un anno fa abbiamo mostrato Food for Profit nel cuore del potere politico europeo, svelando i legami tra le istituzioni e l’industria zootecnica. Oggi siamo tornati per dire che non ci fermeremo. Guardando indietro, proviamo emozione per tutto quello che abbiamo raggiunto: record al botteghino, vittorie politiche, la chiusura di un allevamento grazie alle nostre inchieste. Ma il nostro lavoro non è finito. Continueremo a investigare e denunciare finché l’Europa non smetterà di finanziare con soldi pubblici questo sistema tossico”, ha detto Giulia Innocenzi, regista di Food For Profit insieme a Pablo D’Ambrosi.

“Un sussidio pubblico ha senso solo se un’attività economica porta un beneficio alla collettività”, ha spiegato Marco Cappato, presidente del movimento paneuropeo Eumans. “Ma nel caso degli allevamenti intensivi, non solo non c’è un beneficio pubblico, mentre ci sono danni oggettivi, come quello ambientale e sanitario, oltre alla sofferenza animale, che è un danno incalcolabile. E mentre i cittadini ne pagano le conseguenze, tra crisi climatica e impatti sulla salute, l’industria zootecnica continua a beneficiare di esenzioni e fondi pubblici, senza farsi carico del costo reale delle proprie attività. È ora di interrompere questo trattamento di favore”, ha dichiarato Cappato a margine del flash mob.

Articolo Precedente

Sono pacifista, ma di fronte a Trump e Putin mi sento più tranquillo se ci difendiamo

next
Articolo Successivo

Difesa, la proposta dell’Italia per il riarmo: un piano a garanzia Ue per mobilitare duecento miliardi dai privati (evitando nuovo debito)

next