Chiara Nasti e Mattia Zaccagni hanno licenziato e denunciato la colf che lavorava nella loro lussuosa villa romana, l’influencer e il calciatore della Lazio la ritengono responsabile di due furti avvenuti nella loro abitazione. Il quotidiano Repubblica ricostruisce la vicenda e racconta che la donna, in assenza dei padroni di casa, era solita indossare vestiti di Nasti e gioielli della coppia, tra cui un prezioso anello di rubino misteriosamente scomparso, usando la villa come set per le sue foto social.
La coppia, dopo aver scoperto tutto, ha licenziato la collaboratrice domestica, una donna di origini sudamericane, per giusta causa ma l’assenza dei capi firmati e di alcuni gioielli hanno convinto Nasti e Zaccagni a sospettare dell’impiegata fino alla denuncia. Poco prima e poco dopo il suo allontanamento si erano verificati nell’appartamento due maxi-furti.
La colf aveva inoltre un secondo lavoro – spiega Repubblica – gestiva un negozio di abbigliamento di seconda mano, da qui il sospetto che potesse rivendere i vestiti sottratti. La Procura di Roma ha avviato un’indagine e dopo la denuncia ha perquisito l’abitazione e il negozio della donna senza però rinvenire i vestiti e i preziosi gioielli che mancano all’appello. “Riteniamo possa essere implicata nel furto di luglio o che ci abbia derubato successivamente“, si legge nero su bianco sulla denuncia mentre l’ex dipendente si è dichiara innocente.
Nasti e Zaccagni erano stati vittime di due furti in villa. Il primo il 14 luglio: il bottino fu di centinaia di migliaia di euro, tra cui gioielli, Rolex, scarpe e borse di lusso, oltre a denaro contante. Successivamente, a licenziamento della colf avvenuto per i post su Instagram, la coppia si è accorta che erano stati rubati altri oggetti, tra cui un beauty case Louis Vuitton e numerosi capi firmati ancora nuovi di Adidas e Miu Miu.